All’Assemblea Efj a Mosca, Siddi ha ricordato Abbate, Albanese, Fagnani e Angeli

Attacchi ai giornalisti crimine contro l’umanità

Franco Siddi

Franco Siddi

Michele Albanese

Michele Albanese

MOSCA (Russia) – Minacce, crimini, violenze di ogni parte del mondo, sono stati i temi al centro dell’assemblea annuale della Federazione europea dei giornalisti (Efj) in corso a Mosca, da ieri fino a domani, presieduta dal presidente Mogens Blicher Bjerregard. Proprio all’apertura dell’assise nella capitale russa, nelle primissime sessioni di ieri, sono stati affrontati i temi della lotta all’impunità di chi si rende responsabile di questi vergognosi crimini.
“Questi attacchi sono intollerabili a qualsiasi latitudine – ha sostenuto il segretario generale della Fnsi e membro del Comitato esecutivo della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), Franco Siddi, intervenendo ieri nelle prime sessioni di lavoro – perché mettono non solo in pericolo la integrità personale dei colleghi ma la loro stessa dignità professionale scardinando le regole fondamentali di una convivenza civile”.
Nell’esprimere la solidarietà e il profondo cordoglio per le tante vite dei colleghi russi caduti per mano dell’Isis e in Ucraina, Siddi ha ricordato come anche in Italia molti, troppi, colleghi sono minacciati e intimiditi e gli ultimi casi dei colleghi Lirio Abbate, Michele Albanese, Francesca Fagnani e Federica Angeli sono l’esemplificazione della pericolosità in cui vive molta parte dell’informazione nel nostro Paese.
Proprio per questi motivi la Efj ha deciso di rafforzare la denuncia di questa situazione promuovendo a livello internazionale la cultura del rispetto per tutti i lavori dei giornalisti indipendenti anche con campagne solidali da realizzare insieme con l’Osce la cui rappresentante per la libertà dei media, Dunija Mijatovic presente all’assemblea Ffj, ha immediatamente registrato. Con forza, quindi, è stato rilanciato l’appello perché tutte le istituzioni internazionali considerino gli attacchi ai giornalisti come crimine contro l’umanità.

I commenti sono chiusi.