Nuovo appello dei giornalisti all’editore: “No cassa integrazione al 70% e 58 esuberi”

Askanews, il Cdr: “Abete si fermi, sia ragionevole”

AskanewsROMA – «L’editore dell’agenzia Askanews Luigi Abete fermi il pericoloso meccanismo che ha messo in moto con la richiesta unilaterale di cassa integrazione al 70% e 58 esuberi fra il personale giornalistico. Esistono diversi sviluppi rilevanti di cui è doveroso tenere conto e il Cdr ha ripetutamente manifestato disponibilità a dialogare su soluzioni praticabili, per salvaguardare il lavoro dei giornalisti e il futuro dell’agenzia». È quanto affermano, in un comunicato, i giornalisti dell’agenzia di stampa.
«L’azienda – incalzano i giornalisti – ha scritto poco più di due settimane fa che “la commessa pubblica è una risorsa fondamentale per poter garantire gli attuali livelli occupazionali di Askanews”. Allora si dia il tempo di verificare le prospettive che, a breve, si andranno a definire su questo versante, piuttosto che procedere su un percorso unilaterale dalle tante incognite che metterebbe gravemente a repentaglio la sopravvivenza di Askanews, oltre ad esasperare una redazione già duramente provata».
«Il Cdr – scrivono ancora i giornalisti – prende atto di come l’editore Abete, presidente di Bnl, abbia ancora questa mattina (ieri, ndr) ribadito in un intervento ad “Agorà” la responsabilità che implica il ruolo di imprenditore e il dovere di fare investimenti per contribuire alla crescita del Paese. Principi assolutamente condivisibili, ma che alla prova dei fatti non trasferisce nella gestione delle sue aziende».
«Il Cdr – chiosano i giornalisti dell’Askanews – auspica che tutta la compagine azionaria intervenga quantomeno per riportare il dialogo su binari di ragionevolezza, ricordando che in questi anni il contributo e il senso di responsabilità dei giornalisti non è mai mancato». (giornalistitalia.it)

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