E’ la seconda delle 7 puntate annunciate dall’ostaggio britannico, rapito nel 2012

Isis: nuovo video con il giornalista John Cantlie

CantlieROMA – I jihadisti dello Stato islamico hanno diffuso, nella notte, un nuovo video in cui il giornalista britannico John Cantlie, in mano ai terroristi da quasi due anni, attacca la strategia americana in Iraq e Siria. Si tratta del terzo filmato in cui appare Cantlie con addosso la tuta arancione dei detenuti di Guantanamo. Nel video – al momento rimosso da youtube – Cantlie è seduto a un tavolo e parla guardando direttamente nella telecamera, criticando il ricorso ai raid aerei e alle truppe irachene da parte del presidente Usa Barack Obamma. Appare calmo e, come nei precedenti filmati diffusi dall’Isis, sembra recitare un discorso scritto.
“La capacità di fuoco aerea va bene per colpire obiettivi precisi, ma non va bene per conquistare e tenere il controllo del territorio – afferma il giornalista britannico – per questo servono truppe capaci e disciplinate ed è difficile immaginare come questa accozzaglia di esercito, con una lunga storia di fallimenti, possa diventare una fanteria credibile”.
Cantlie prosegue il suo discorso sottolineando che ci vorranno mesi prima che l’esercito iracheno sia pronto a combattere e bollando i ribelli dell’Esercito libero siriano come “indisciplinati, corrotti e incapaci”.
Il nuovo video è il terzo diffuso dall’Isis con Cantlie protagonista, ma il secondo della serie “Programmi” annunciati dall’ostaggio britannico – per un totale di 7 – per condannare l’iniziativa militare della comunità internazionale nella regione, dopo quello diffuso martedì scorso, e arriva a poche ore dall’avvio dei raid britannici in Iraq. In quest’ultimo filmato Cantlie, dopo aver nuovamente evocato lo spettro della guerra in Vietnam, non a caso conclude: “Ci vediamo alla prossima puntata”.
Il primo video dell’ostaggio britannico risale, invece, a due settimane fa, quando Cantlie annunciò che avrebbe parlato dello Stato islamico in futuri filmati. Il giornalista britannico venne rapito in Siria nel novembre 2012 insieme al collega americano James Foley, ucciso dall’Isis lo scorso agosto.

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