Se la proposta verrà messa ai voti, il 22 dicembre in Cda, sarà guerra aperta

Tgr Rai: Franco Siddi contro le macroregioni

Franco Siddi

Franco Siddi

RaiROMA – Un fermo “no” alla riorganizzazione dell’informazione locale della Rai in cinque macroregioni. Ad esprimerlo, senza se e senza ma, è il consigliere d’amministrazione Franco Siddi, dopo l’annuncio fatto in Cda nell’ambito del piano di riorganizzazione del Servizio Pubblico radio-televisivo che prevede, oltre al trasferimento del Tg2 a Milano e all’accorpamento della Tgr con Rainews, la creazione di cinque macro aree per l’informazione regionale: Torino (Nord-Ovest) per Piemonte, Liguria, Sardegna e Valle d’Aosta; Milano (Nord-Est) per Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto; Bologna (Centro-Nord) per Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria; Roma (Centro-Sud) per Lazio, Molise e Puglia; Napoli (Sud) per Campania, Calabria, Basilicata e Sicilia.
A capo di ogni area dovrebbe esserci un dirigente responsabile, mentre la direzione generale rimarrebbe a Roma. Senza contare la proposta di estendere l’uso della telecamera a tutti i redattori impiegati nella copertura dei servizi giornalistici territoriali.
Il direttore generale, Antonio Campo Dall’Orto, ha subito messo le mani avanti, precisando che il documento di 83 pagine è “solo” una proposta, ma ha comunque ricordato che giovedì 22 dicembre, all’ordine del giorno del Cda riconvocato da Monica Maggioni, c’è appunto il progetto di rilancio informativo del Servizio Pubblico radio-televisivo.
“Si rispolverano gli Stati pre-risorgimentali – tuona il sardo Franco Siddi – fuori da qualsiasi logica culturale e industriale. Va bene cercare l’efficienza, ma questa idea è priva di senso: e non per ragioni di campanile”.
Siddi si dice, comunque, convinto che la proposta non passerà in Cda: “Di sicuro non con il mio voto favorevole”. (giornalistitalia.it)

I commenti sono chiusi.