Fratoianni: “Renzi e Salvini ovunque”. Pisicchio: “I veri azionisti sono gli abbonati”

Tg Rai, se il pluralismo si chiama Matteo

Nicola Fratoianni

Nicola Fratoianni

Matteo Salvini

Matteo Salvini

Matteo Renzi

Matteo Renzi

ROMA – “La presenza eccessiva di Matteo Renzi e Matteo Salvini nei telegiornali della Rai sta alterando il pluralismo”. Lo sostiene il coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà, Nicola Fratoianni, componente della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Tv pubblica.
“370 ed 83. Non sono i numeri da giocare al lotto, bensì – spiega – il totale dei minuti di visibilità rispettivamente per Renzi e per Salvini, veri recordmen dei tg della Rai nel mese di febbraio, così come si evince dai dati dell’Osservatorio di Pavia”.
“Nel servizio pubblico radio tv – prosegue l’esponente vendoliano – abbiamo anche nel mese passato, così come nei mesi precedenti, il Pd e i suoi esponenti di governo al massimo della visibilità, così al Tg1 così come al Tg2, al Tg3 e RaiNews. E per non parlare dei talk e delle varie trasmissioni radio e tv in cui la fanno da padroni ministri, esponenti del Pd e delle altre forze di governo. Non denunciamo questa situazione per interessi di bottega ( lasciamo perdere se nelle prime settimane di marzo Sel ha una presenza pari all’1,4 nei vari tg mentre la Lega ha uno spazio 8 volte maggiore) ma poniamo una questione più generale: è evidente che un tale squilibrio, mai registrato in anni passati, altera e mette in discussione il concetto stesso di pluralismo politico”.
“Di fronte a tutto questo – accusa Fratoianni – l’Autorità di garanzia tace. Ci rivolgiamo allora alla presidente della Rai e al suo direttore generale per sapere se anch’essi condividono questa situazione”.
“Chiederò – conclude Fratoianni – al presidente della commissione della Vigilanza di attivarsi e di intervenire affinchà venga contrastato con ogni mezzo il passaggio strisciante dalla ‘Rai dei partiti’ (inaccettabile) alla ‘Rai del governo’ (ancor più inaccettabile)”.
Intanto, un altro componente della Commissione parlamentare di Vigilanza, il presidente del gruppo Misto alla Camera dei deputati, Pino Pisicchio, afferma che “la necessaria riforma del sistema di governo della Rai dovrà tener conto, naturalmente, della natura di servizio pubblico dell’azienda, che comporta il controllo del Parlamento. Ma sarebbe interessante anche verificare forme di rappresentanza dei cittadini telespettatori”.  “In fondo – ha aggiunto Pisicchio – i veri azionisti della Rai sono gli abbonati in regola col canone”. (Askanews)

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