Milena Gabanelli si occupa della Tv di Tirana e delle disavventure del quotidiano

Rai: a Report i “misteri” Agon Channel e l’Unità

l’Unità

Francesco Becchetti

Francesco Becchetti

ROMA – Cosa c’entra un cane con l’Unità e i suoi conti da salvare? Se ne occupa Report, il programma di Milena Gabanelli in onda su Rai 3, stasera, domenica 10 maggio, alle ore 21.40.
Si parlerà anche di Ago Channel, il canale albanese, con sede a Tirana, che trasmette in lingua italiana, ma soprattutto del suo imprenditore romano e della misteriosa origine delle fortune di Francesco Becchetti (nipote di Mario Cerroni, imputato nel processo sulla gestione dei rifiuti nel Lazio). Ai microfoni di Report anche il famoso giornalista Antonio Capranica, “scappato” da Tirana “per l’impossibilità di fare un tg registrato un’ora e mezzo prima (!) , l’assenza di troupe, la carenza di redattori, la mancanza dello studio e perfino di una stampante, i talent raffazzonati, la programmazione tutta repliche… Per questo me ne sono andato, anche rinunciando a un lauto contratto. Ma io non sono in vendita. E non avendo fatto milioni come Becchetti, non ho nemmeno bisogno delle guardie del corpo che vegliano su di lui in redazione esibendo pistoloni nella fondina ascellare”.
“Dallo scorso primo dicembre – spiega Luca Chianca nel promo del programma – sul canale 33 del digitale terrestre, trasmette Agon Channel, la prima tv delocalizzata e prodotta in Albania, diventata in tempi di magra una meta ambita dai nostri imprenditori, dove la tassazione è al 15 per cento e lo stipendio medio di un lavoratore non supera i 250 euro.
Simona Ventura, Pupo e Sabrina Ferilli, sono stati tra i primi a sposare il progetto dell’imprenditore romano Francesco Becchetti che ha investito 40 milioni di euro senza aiuto delle banche. Esperto in gestione dei rifiuti e di energia, con la passione di diventare un importante editore, che tipo d’imprenditore è Francesco Becchetti? E soprattutto da dove vengono i soldi che investe nella sua TV?”.
Quando al quotidiano, “da agosto – ricorda Emanuele Bellano – l’Unità non è più in edicola. La società che pubblicava il giornale, Nuova Iniziativa Editoriale, nonostante i 60 milioni di contributi pubblici incassati nel corso dei suoi 14 anni di gestione, ha portato i libri in tribunale.
È la seconda volta che la casa editrice che stampa questo quotidiano viene posta in liquidazione. A farne le spese oggi sono fornitori, giornalisti e finanziatori. Ma ci sono anche 100 milioni del vecchio debito che rischiano di essere accollati ai cittadini. Inoltre, ora che la società non c’è più, con 32 milioni di debiti sulle spalle, la patata bollente delle cause civili perse da l’Unità è finita in mano ai giornalisti che da novembre stanno ricevendo pignoramenti sui loro redditi e in alcuni casi anche sulle abitazioni. Report ha ricostruito i problemi e i guai dello storico quotidiano fondato da Gramsci, una vicenda complessa, sorprendente e anche paradossale e alla quale partecipa anche Gunther, il cane più ricco del mondo”.

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