Il vicesegretario Fnsi al Consiglio regionale della Calabria: “Bene i protocolli che puntano a qualità e dignità”

Parisi: “Care istituzioni, la pubblicità solo ai giornali veri”

Carlo Parisi

Carlo Parisi

REGGIO CALABRIA – “E’ doveroso da parte mia intervenire su quanto annunciato dal presidente del Consiglio regionale Talarico a proposito di un’iniziativa di legge sull’editoria. Iniziativa di legge che, mi preme sottolinearlo, non è rivolta solo agli editori, ma anche e soprattutto ai giornalisti”.
Così, in occasione della conferenza stampa di inizio anno ospitata ieri a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, il vicesegretario della Fnsi e segretario del Sindacato giornalisti della Calabria, Carlo Parisi. Che, nel suo intervento, ha tracciato un quadro sintetico, ma chiaro, della situazione: “Elemento fondamentale posto alla base della collaborazione tra il sindacato giornalisti e il Consiglio regionale è stato quello di puntare alla qualità del lavoro giornalistico. Già il Consiglio è stato protagonista, prima insieme al Corecom, e poi da solo, – ha fatto notare Parisi – di protocolli di intesa che sono stati sottoscritti anche con le società sportive calabresi. Protocolli di intesa che hanno prodotto risultati nell’immediato e tangibili: sono stati contrattualizzati, in varie forme, un centinaio di giornalisti, che prima erano inesistenti per l’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani”.
“Essere sconosciuti all’Inpgi – ha incalzato il vicesegretario della Federazione nazionale della stampa – significa non avere alcun reddito giornalistico. E, se grazie a questi protocolli, registriamo un incremento in questa direzione, vuol dire che qualcosa è stato fatto per la tutela della dignità professionale e umana dei colleghi. Naturalmente l’augurio è che questi protocolli possano essere degli apripista, guardando alla legge a cui il Consiglio sta lavorando”.
L’orizzonte, d’altro canto, non è roseo: “Le aziende editoriali calabresi – ha evidenziato il segretario del Sindacato giornalisti della Calabria – sono quasi tutte in crisi e tutti i quotidiani, nessuno escluso, hanno attivato le procedure per la richiesta degli ammortizzatori sociali, così come hanno fatto le principali emittenti televisive. In questo contesto è importante intervenire a sostegno di chi rispetta le regole. Quando noi, come sindacato giornalisti, decidiamo di firmare o meno degli stati di crisi, ci riferiamo proprio a chi rispetta le regole, a chi paga gli stipendi e i contributi”.
“Ecco, allora, che l’appello che rivolgo al Consiglio, alla Giunta regionale e a tutte le istituzioni calabresi – ha concluso Parisi – è di destinare la pubblicità istituzionale soltanto ai giornali, a quelle aziende editoriali in regola con il pagamento degli stipendi e dei contributi dei propri giornalisti. Perché non è possibile dare pubblicità, cioè risorse, a chi non rispetta il lavoro dei propri dipendenti, a chi sfrutta il lavoro altrui senza il minimo e doveroso riconoscimento. Occorre far capire meglio che questa regione guarda alla qualità, ma guarda anche e soprattutto al rispetto delle regole”.

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