Il Cda approva i risultati del primo trimestre 2017: ricavi netti per 889,3 milioni di euro

Mediaset torna all’utile: +15,9 milioni di euro

mediasetCOLOGNO MONZESE (Milano) – Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, riunitosi oggi sotto la presidenza di Fedele Confalonieri, ha approvato le informazioni periodiche finanziarie aggiuntive relative al primo trimestre 2017.
L’andamento del Gruppo nel primo trimestre conferma quanto anticipato il 19 aprile 2017 in occasione dell’approvazione del Bilancio 2016: già dal Primo trimestre 2017 il Gruppo consegue nuovamente un risultato netto positivo.
Si tratta di un segnale significativo dopo le turbolenze dell’esercizio 2016 causate dalla nota vicenda Vivendi. Un effetto negativo sui conti che, tuttavia, può già considerarsi assorbito, indipendentemente dai possibili esiti economici favorevoli legati al contenzioso giudiziario in atto.
Questa la sintesi dei principali risultati del primo trimestre 2017: Ricavi netti: 889,3 milioni di euro; costi operativi in diminuzione a 537,7 milioni di euro; risultato operativo (Ebit): 76,6 milioni di euro; utile netto: 15,9 milioni di euro; ascolti tv: leadership sul target commerciale in Italia e in Spagna.
Mediaset chiude, dunque, un periodo che evidenzia risultati migliori rispetto ai primi tre mesi dell’esercizio 2016 sotto il profilo dei costi, dell’Ebit e dell’utile netto.
I ricavi netti ammontano a 889,3 milioni di euro rispetto ai 912,0 milioni del primo trimestre 2016 (-22,7 milioni di euro). In particolare, i ricavi in Italia sono stati pari a 649,3 milioni di euro rispetto ai 682,0 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. In Spagna i ricavi ammontano a 240,4 milioni di euro rispetto ai 230,7 milioni del 2016.
MediasetPositivo in entrambi i Paesi l’andamento della raccolta pubblicitaria. In Italia, i ricavi pubblicitari televisivi lordi hanno raggiunto i 512,2 milioni di euro in crescita del 2,4% rispetto ai 500,3 milioni di euro dei primi tre mesi 2016. La competitività dell’offerta crossmediale dei mezzi del Gruppo è misurata dal confronto con l’andamento negativo (-2,3%) del mercato pubblicitario italiano evidenziato dai dati Nielsen riferito ai primi due mesi del 2017. In contrazione, invece, i ricavi non pubblicitari che non hanno beneficiato degli exploit cinematografici del 2016. Anche in Spagna, bene i ricavi pubblicitari televisivi lordi che si sono attestati a 235,4 milioni di euro rispetto ai 222,2 milioni dell’esercizio precedente.
I costi operativi calano a 537,7 milioni di euro rispetto ai 549,8 milioni del primo trimestre 2016 (-2,2%). In Italia, in particolare, i costi operativi sono diminuiti a 413,3 milioni di euro rispetto ai 436,2 del 2016 con un calo del 5,3%. L’Ebit è positivo per 76,6 milioni di euro rispetto ai 21,4 milioni dell’omologo trimestre precedente (+55,2 milioni di euro).

Fedele Confalonieri

La redditività operativa si è attestata all’8,6% rispetto al 2,3% registrato nel 2016. In Italia l’Ebit è pari a -0,3 milioni di euro rispetto ai -44,1 milioni del pari periodo 2016. In Spagna il dato è positivo per 76,8 milioni di euro rispetto ai 65,6 milioni del primo trimestre dello scorso esercizio.
L’utile netto è pari a 15,9 milioni di euro rispetto al risultato negativo pari a 18,2 milioni di euro conseguito nel primo trimestre 2016 (+34,1milioni di euro).
L’indebitamento finanziario netto è passato dai 1.162,4 milioni di euro del 31 dicembre 2016 ai 1.169,0 milioni di euro del 31 marzo 2017. La generazione di cassa caratteristica (free cash flow) è stata pari a 98,4 milioni di euro in miglioramento rispetto ai 57,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2016 a fronte di esborsi per 104,9 milioni di euro dovuti a investimenti partecipativi e, con riferimento a EI Towers, al riacquisto di azioni proprie e dividendi straordinari.
Ascolti televisivi. Nei primi tre mesi 2017 le reti Mediaset confermano una netta leadership sul target commerciale sia in Italia sia in Spagna. In Italia, Mediaset è leader sul target commerciale 15-64 anni con il 34,2% di share nelle 24 ore. Da segnalare sul target commerciale il primo posto di Canale 5 nel totale giornata e nel Day Time e il terzo posto di Italia 1 in tutte le fasce orarie.In Spagna, le reti televisive Mediaset España mantengono la leadership assoluta nelle 24 ore con il 28,8% di share. Telecinco si conferma rete spagnola più vista nel totale giornata (13,6%) e in prima serata (13,6%).
Mediaset 2

EVENTI E SVILUPPI DELLA GESTIONE SUCCESSIVI AL 31 MARZO 2017

Nel corso del mese di aprile 2017 è avvenuto un fatto determinante relativo al contenzioso che oppone Mediaset a Vivendi in ordine al contratto vincolante tra le due società firmato e poi rinnegato dal gruppo francese.
Il 18 aprile 2017 l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha infatti accertato che le partecipazioni azionarie detenute da Vivendi in Telecom Italia Spa e Mediaset Spa non risultano conformi alle prescrizioni di cui al comma 11 dell’articolo 43 del Decreto legislativo 177 del 31 luglio 2015. L’Autorità ha pertanto ordinato a Vivendi di rimuovere la posizione vietata entro i prossimi 12 mesi, presentando entro 60 giorni il piano d’azione che la società intende adottare.
Si segnala che, successivamente alle disposizioni dell’AgCom, si è svolta l’Assemblea degli Azionisti di una delle due società italiane coinvolte, Telecom Italia, che ha visto mantenere inalterata la quota di partecipazione Vivendi la cui lista ha eletto la maggioranza dei componenti il Consiglio di amministrazione.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Come già indicato lo scorso 19 aprile, l’andamento della raccolta pubblicitaria del gruppo, pur in presenza di un contesto economico ancora incerto, dovrebbe mantenersi positivo anche nella restante parte dell’esercizio in entrambe le aree geografiche di riferimento. Si conferma, inoltre, la previsione di conseguire su base annua un Risultato operativo e un Risultato netto consolidato positivi.

ACQUISTO E ALIENAZIONE AZIONI PROPRIE

MediasetIl Consiglio di Amministrazione di Mediaset proporrà alla prossima Assemblea degli Azionisti il rinnovo della delega per l’acquisto di azioni proprie per perseguire, nell’interesse della società, le finalità consentite dalla normativa applicabile in vigore, fra le quali:
a) disporre di azioni da cedere in attuazione di piani di compensi con assegnazione, a titolo oneroso o gratuito, di azioni della società in favore di esponenti aziendali, dipendenti e/o collaboratori del gruppo (quali piani di stock grant, di stock option e, più in generale, piani azionari e piani in strumenti finanziari scambiabili con azioni della Società);
b) effettuare operazioni di negoziazione e copertura;
c) effettuare operazioni d’investimento di liquidità.
A oggi il capitale sociale è pari a euro 614.238.333,28, suddiviso in 1.181.227.564 azioni ordinarie e alla data odierna la società possiede 44.825.500 azioni proprie, pari al 3,795% del capitale sociale; le società controllate da Mediaset non possiedono azioni della controllante.
La proposta prevede l’attribuzione al Consiglio d’Amministrazione della facoltà di acquistare, anche mediante negoziazione di opzioni o strumenti finanziari anche derivati sul titolo Mediaset, fino a un massimo di n. 118.122.756 azioni ordinarie proprie del valore nominale di euro 0,52 cadauna – corrispondenti al 10 % del capitale sociale – in una o più volte, fino all’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2017 e comunque per un periodo non superiore a 18 mesi dalla data della deliberazione assembleare. L’importo sopra indicato trova copertura nelle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato.
fininvest-consob-vivendiIn considerazione delle diverse finalità sopra indicate, le operazioni di acquisto si propone possano essere effettuate secondo le modalità contemplate dalla normativa, anche comunitaria, di riferimento. Allo stato, dette modalità sono disciplinate dall’art. 132 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (il “Testo Unico della Finanza”), dall’art. 144-bis del Regolamento adottato dalla Consob con Deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999 (il “Regolamento Emittenti”), dall’art. 5 del Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 e dalle relative disposizioni attuative, nonché dalle prassi di mercato ammesse dalla Consob con Deliberazione n. 16839 del 19 marzo 2009. In particolare, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 132, comma 1, del Testo Unico della Finanza, gli acquisti di azioni proprie dovranno essere effettuati in modo da assicurare la parità di trattamento tra gli Azionisti, secondo le modalità stabilite dalla Consob. A tale ultimo riguardo, tra le modalità individuate dall’art. 144-bis, comma 1, del Regolamento Emittenti, si propone che gli acquisti di azioni possano essere effettuati secondo le modalità operative di cui alle lettere a), b) e c) del Regolamento Emittenti.
La proposta prevede che il prezzo di acquisto delle azioni sia individuato di volta in volta, avuto riguardo alla modalità prescelta per l’effettuazione dell’operazione e nel rispetto delle prescrizioni normative, regolamentari o prassi di mercato ammesse, entro un minimo e un massimo determinabili secondo i seguenti criteri:
– il corrispettivo minimo di acquisto non dovrà comunque essere inferiore del 20% al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione o la data in cui viene fissato il prezzo;
– il corrispettivo massimo di acquisto non dovrà comunque essere superiore del 20% al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione o la data in cui viene fissato il prezzo.
Fermo restando quanto precede, nel caso in cui le operazioni di acquisto di azioni proprie vengano realizzate sul mercato regolamentato, il prezzo delle proposte di negoziazione in acquisto non dovrà essere superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente ed il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente corrente più elevata sul mercato in cui le proposte in acquisto vengono inserite.
Ai sensi dell’art. 132, comma 3, del Testo Unico della Finanza, le predette modalità operative non troveranno applicazione con riferimento agli acquisti di azioni proprie possedute da dipendenti della Società o delle società da essa controllate e assegnate o sottoscritte a norma degli artt. 2349 e 2441, ottavo comma, del codice civile ovvero rivenienti da piani di compenso basati su strumenti finanziari approvati ai sensi dell’art. 114-bis del Testo Unico della Finanza.
TV: MEDIASETAll’Assemblea verrà inoltre richiesta, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2357-ter del Codice Civile, l’autorizzazione affinché il Consiglio d’Amministrazione nel rispetto delle disposizioni di legge e di regolamento di volta in volta applicabili e dei regolamenti emanati da Borsa Italiana ed in osservanza delle disposizioni comunitarie in materia possa:
a) alienare le azioni proprie acquistate in base alla presente delibera o comunque già in portafoglio della società ai partecipanti ai piani di compensi, a titolo oneroso o gratuito, ai termini e alle condizioni – ivi incluso il prezzo, ove previsto – stabiliti dai piani stessi e dai relativi regolamenti. L’autorizzazione di cui al presente punto è accordata nei limiti temporali fissati dai piani di compensi;
b) alienare le azioni acquistate in base alla presente delibera o comunque già in portafoglio della società con le seguenti modalità alternative:
i) mediante operazioni in denaro; in tal caso, le vendite saranno effettuate nella Borsa di quotazione e/o fuori Borsa, ad un prezzo non inferiore al 90% del prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione;
ii) mediante operazioni di scambio, permuta, conferimento o altro atto di disposizione, nell’ambito di progetti industriali o operazioni di finanza straordinaria. In tal caso i termini economici dell’operazione di alienazione, ivi inclusa la valutazione delle azioni oggetto di scambio, saranno determinati, con l’ausilio di esperti indipendenti, in ragione della natura e delle caratteristiche dell’operazione, anche tenendo conto dell’andamento di mercato delle azioni Mediaset. (giornalistitalia.it)

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