Presentate a Roma dall’Agenzia per l’Italia Digitale che... non ha la “redazione web”

“Linee guida” per diffondere la cultura digitale

La presentazione delle “Linee guida” dell’Agid

La presentazione delle “Linee guida” dell’Agid

Filippo Praticò
ROMA – L’Italia si è finalmente dotata di un programma per diffondere una concreta cultura digitale e fare acquisire quelle competenze digitali necessarie a modernizzare il Paese ed allinearlo alle nazioni più avanzate in Europa. Un piano cioè, mirato a formare cittadini, pubblica amministrazione e imprese, affinché si sappiano “utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie di informazione e comunicazione per  il lavoro, il tempo libero e la comunicazione”, come indicato già nel 2006 dalla Raccomandazione UE numero 962/CE.
A Roma, nella sede dell’AgID – Agenzia per l’Italia Digitale – sono state presentate le “Linee guida e le indicazioni strategiche e operative” del Programma nazionale per la cultura, la formazione e le competenze digitali.
Ai lavori, diretti da Agostino Ragosa, direttore dell’AgID, hanno partecipato Formez PA con il presidente Carlo Flamment e Salvatore Marras, responsabile E-government Open Government, oltre ai maggiori esponenti delle Pubbliche Amministrazioni nazionali e locali, gli attori dell’attuazione dell’Agenda digitale italiana.
Segno concreto della chiara volontà di fare sistema nel diffondere le competenze digitali è stata la firma, apposta dall’ingegnere Ragosa, all’accordo quadro di collaborazione con i rappresentanti delle principali strutture formative del mondo imprenditoriale: Assinform, Assintel, Assinter, Cna Ict, Unimatica Confapi.
Agenzia Italia DigitaleL’accordo è finalizzato “all’individuazione degli skill professionali più adeguati all’evoluzione dell’Information Technology, alla migliore definizione e attuazione dei programmi di divulgazione, nonché alla formazione e all’aggiornamento per le pubbliche amministrazioni, per la scuola e per le imprese”.
“L’Italia deve fare un salto di qualità nel campo dell’innovazione”, ha dichiarato in proposito il vice presidente di Assinform, Agostino Santoni, “e la formazione digitale a tutti i livelli è una precondizione per raggiungere gli obiettivi di ripresa economica e di crescita“.
Le Linee guida presentate sono un documento in progress e la prima versione è stata al centro della discussione della parte dell’evento organizzato dall’agenzia digitale italiana. Il documento è adesso oggetto di una consultazione pubblica fino al 12 maggio 2014, posto nel sito di AgID all’indirizzo http://culturadigitale.partecipa.gov.it/. La versione 1.0 delle Linee guida sarà presentata nel corso della manifestazione Forum PA.

La conferenza di presentazione delle Linee guida AgID a Roma

La conferenza di presentazione delle Linee guida AgID a Roma

Gli obiettivi delle Linee guida sono due, spiegano a “Saperi Pa”, la rivista elettronica di ForumPa, Nello Iacono e Rosamaria Barrese, due dei quattro coordinatori del “tavolo di lavoro” promosso dall’AgID. Con il primo obiettivo si intende “conseguire una funzione strategica della diffusione della cultura digitale, quella cioè di fornire un vero e proprio quadro di riferimento il più possibile condiviso, all’interno del quale operare le scelte strategiche dei prossimi anni”.
La seconda funzione “è  operativa, poiché una parte del documento contiene una serie di indicazioni dedicate a coloro che nel mondo della formazione e dell’apprendimento continuo realizzano i progetti di digitalizzazione”. Aspetto questo, che si intende definitivamente superare. Come afferma Nello Iacono “una delle principali ambizioni del Programma Nazionale è di farsi piattaforma, che vuol dire attuare un radicale cambio di paradigma nei sistemi della scuola, dell’università, della formazione professionale, delle reti per l’apprendimento, dei sistemi di comunicazione”.
formazione digitaleIl “tavolo di lavoro”, spiega SaperiPa, è stato organizzato in quattro gruppi verticali: competenze per la cittadinanza digitale; competenze per i professionisti dell’ICT, competenze digitali trasversali per tutti i lavoratori, e-leadership, e competenze digitali per la PA), più un gruppo trasversale dedicato alla comunicazione.
Ed è proprio il piano di Comunicazione dell’AgID, contenuto nelle schede consegnate durante la presentazione delle Linee Guida, che si può prestare ad alcune osservazioni critiche, in quanto non tiene conto del ruolo che possono svolgere gli Uffici Stampa pubblici nel diffondere la cultura delle competenze digitali. Un’assenza questa che, nel settore, può essere tema di discussione e di analisi per offrire un utile contributo di idee e di iniziative.
Certo non è cosa indifferente osservare, scorrendo le pagine del sito istituzionale, che anche l’AgID è sprovvista di una “redazione web” e dunque, di un proprio Ufficio Stampa, al contrario di quanto indicato nelle direttive governative più o meno recenti. E che può spiegare, inoltre, l’affanno del Piano di Comunicazione illustrato dall’ingegnere Ragosa all’interno del quale il ruolo di coordinamento è affidato alla “Direzione Strategie Tecnologiche della Rai” – struttura che nel corso dei lavori ha presentato l’applicazione “Telecomando Rai” e i format “Rai Multiscreen” -, la qual cosa può fare arricciare il naso alle compagnie televisive private escluse da questa interessante opportunità, e appunto marca la sottovalutazione e l’indifferenza rivolta al lavoro dei giornalisti che lavorano in campo pubblico.

 

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