Alle 20,30 incrociano le braccia anche contro l’ipotesi di stampare Avvenire a Messina

La Sicilia: riesplode la protesta dei poligrafici

Lo stabilimento della Etis 2000 a Catania

CATANIA – Riparte lo sciopero dei poligrafici della Etis 2000, società che fa capo al gruppo Ciancio, editore del quotidiano “La Sicilia”: a partire dalle 20,30 di stasera i lavoratori del centro stampa catanese incroceranno le braccia. Lo hanno deciso Rsu e sindacati di categoria, che nei giorni scorsi avevano sospeso la protesta dopo un incontro coi vertici dell’azienda alla presenza di Mario Ciancio Sanfilippo e della sua rappresentanza legale.

Mario Ciancio Sanfilippo

Le rassicurazioni fornite dall’azienda, però, secondo i lavoratori non sarebbero state rispettate. E così da stasera riprende lo sciopero di 4 giorni (uno è già stato consumato) precedentemente proclamato.
I tipografi lamentano la mancata erogazione degli emolumenti, dallo stipendio di novembre alle tredicesime, e non hanno ancora ricevuto notizie su esodi incentivati e ricollocamenti. Sulla testa di 32 dei 34 addetti (2 amministrativi verranno riassorbiti al giornale) pende sempre il licenziamento collettivo. Questi lavoratori fino al 9 gennaio sono in cassa Covid: ammortizzatore sociale che, alla scadenza, dovrebbe essere prorogato dal governo nazionale per altre nove settimane.
Dopo che la famiglia Ciancio ha trasferito la stampa de “La Sicilia” nella tipografia di Messina della Ses, società editrice della “Gazzetta del Sud” e del “Giornale di Sicilia”, nello stabilimento della zona industriale di Catania le commesse si contano sulle punta delle dita di una mano: Milano Finanza, Italia Oggi e Avvenire. Anche il giornale della Cei potrebbe essere stampato a Messina già dal 14 dicembre, pur avendo con Etis un contratto in scadenza ad aprile 2021. Un’indiscrezione che avrebbe riacceso la protesta dei poligrafici, che non intendono quindi abbassare la guardia. (giornalistitalia.it)

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