Non ammainiamo bandiera, rimaniamo al servizio della professione e di tutto il settore

Giornalisti Italia: Buon Natale, siamo ancora qui

ROMA – È un Natale diverso, ma siamo ancora qui. Stanotte il Senato ha approvato il disegno di legge della finanziaria che contiene il passaggio, dal 1° luglio 2022, della gestione principale dell’Inpgi all’Inps, che entro l’anno – col voto di fiducia – passerà anche alla Camera segnando la fine di un’epoca. Nulla sarà più come prima, ma – al punto in cui si era arrivati – la dolorosa perdita dell’autonomia dell’Istituto in materia di lavoro dipendente è stata l’unica strada possibile per evitare pesanti tagli alle pensioni e ai diritti dei giornalisti che alla pensione sperano di arrivarci in maniera dignitosa.

Carlo Parisi (Foto Markus Perwanger)

È un Natale diverso perché la categoria dei giornalisti è sempre più frammentata e smarrita a causa di una crisi che ha irrimediabilmente compromesso il tradizionale mondo dell’editoria e che stenta a decollare nelle sue nuove declinazioni perché ragiona ancora con logiche ottocentesche.
Una categoria rinunciataria di tanti, troppi, diritti che, spesso, vengono confusi con favori, dimenticando che quello del giornalista è un lavoro e, come tale, va pagato e rispettato.
Una categoria che, in molti settori, si è ridotta a farsi guidare da chi pensa che in pochi si stia meglio, senza rendersi conto che quando si è in pochi (e per giunta incattiviti) si finisce per parlarsi addosso, vedere fantasmi ovunque, non essere credibili e non contare nulla.
Una categoria e una professione che, nel nostro piccolo, abbiamo raccontato in questi 7 anni e 9 mesi di vita di Giornalisti Italia: con dignità, umiltà, rispetto e gratitudine nei confronti di quanti hanno scommesso su di noi, credono nel nostro giornale e non meritano di essere abbandonati.
Per questo, nonostante le grandi difficoltà che, sin dal 10 agosto scorso, ho condiviso con voi,  ho deciso di non calare definitivamente il sipario su questa straordinaria avventura ispirata dai temi della professione giornalistica e dell’editoria vera: la dignità umana e professionale, la libertà di stampa, la qualità dell’informazione.
La strada è ancora lunga e difficile, ma Giornalisti Italia nel 2022 non ammainerà bandiera, come in qualche palazzo romano qualcuno ha auspicato alla notizia sulle nostre difficoltà.
Giornalisti Italia non è un giornale di palazzo e deve il suo successo all’affetto e alla stima di quanti, quotidianamente, premiano il lavoro di una squadra che con passione, professionalità, maniacale scrupolosità nel controllo delle notizie e della scrittura, ci ha consentito di garantire un servizio importante al settore. Ai colleghi giornalisti, agli inserzionisti, agli editori seri che, quando sono puntuali nei pagamenti e nel rispetto dell’autonomia professionale e delle garanzie contrattuali, non rappresentano un nemico da combattere a prescindere, ma un valido e irrinunciabile alleato nella battaglia comune per garantire al nostro Paese un’informazione professionale, pluralista e di qualità.
Giornalisti Italia è ancora qui e va avanti per un atto d’amore nei confronti di quanti ci riconoscono il gravoso e responsabile ruolo di “presidio della professione”.
Tanta acqua è passata sotto i ponti, tante cose sono cambiate, radicalmente, ma l’idea e la speranza che, il 25 marzo 2014, hanno animato, assieme a Nicoletta Giorgetti, la nascita di Giornalisti Italia, sono ancora vive e lo saranno fin quando le mie forze lo consentiranno. Per voi lettori di questo giornale, per la nostra professione, per un settore, quello dell’informazione, che va tutelato e salvaguardato perché è il vero presidio della democrazia nel nostro Paese. Buon Natale e auguri di pace, salute, lavoro e, soprattutto, serenità. (giornalistitalia.it)

Carlo Parisi

 

6 commenti

  1. Bravo, Carlo! E buon Natale! 🎄💫🎁

  2. Alberto Cafarelli

    Buone feste a tutti noi.

  3. Andreina De Tomassi

    Siamo con te! Bravo Carlo!

  4. La schiena sempre dritta… Buon Natale!

  5. Domenico Morace

    Bravo Carlo, mai mollare. Forza!

  6. Martino Zuccaro

    Carissimo Carlo, tantissimi affettuosi auguri personali e per l’attività che svolgi da Giornalista e per i giornalisti. A presto con l’augurio di poterti incontrare di persona. Un abbraccio.

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