Mustafa Al Haruf vive da 20 anni Gerusalemme: arrestato due volte, cosa lo aspetta?

Giornalista palestinese rischia la deportazione

Gerusalemme (foto Infopal)

GERUSALEMME – Israele vuole deportare in Giordania un giornalista palestinese che vive e lavora da molti anni a Gerusalemme est. Mustafa Al Haruf, 32 anni, vive a Gerusalemme da quando aveva 12 anni, è sposato con una palestinese ed ha una bimba ancora piccola. È uno dei tanti palestinesi che risiedono nella zona est della città, ma non sono cittadini dello Stato di Israele. La loro situazione è tale per cui possono essere cacciati via in qualunque momento.
La sua richiesta di regolarizzazione, presentata da suo padre molti anni fa, fu rigettata.
«Sono venuto qui da bambino, non ho scelto io di stare qui – ha detto Al Haruf al giudice che ha esaminato il caso – ho vissuto tutta la mia vita in una gigantesca prigione, Gerusalemme. Ho aspettato per 20 anni. I giordani dicono che sono palestinese, i palestinesi che vengo da Israele e gli israeliani mi dicono che sono giordano. Dunque chi sono io?».
Il fatto che Haruf sia un giornalista complica ancora di più la vicenda. In passato ha lavorato come fotografo indipendente per l’agenzia turca Anadolu, concentrandosi in particolare sugli scontri nella città vecchia e in particolare intorno alla moschea di Al Aqsa. Nel 2015 gli è stata rifiutata la richiesta di rinnovo del visto “per motivi di sicurezza” ma, secondo i suoi avvocati, il vero motivo sarebbe stata l’aver postato su Facebook alcune foto di scontri avvenuti a Gerusalemme.
Già arrestato una volta con l’accusa di aver aggradito un poliziotto, lo scorso 21 gennaio il ministero degli Interni, che tira in ballo suoi presunti legami con Hamas, gli ha comunicato il rifiuto del ricongiungimento familiare nonostante un preciso accordo matrimoniale. Poche ore dopo il nuovo arresto. Al Haruf sta ancora aspettando di conoscere il suo destino.
Intanto il Palestinian Center for Human rights (PCHR) condanna la prosecuzione del processo a Gaza nei confronti della giornalista palestinese Hajar Harb, della televisione yemenita Al Masirah, messa sotto giudizio tre anni fa per aver svelato in un’inchiesta del 2016 casi di corruzione nel sistema sanitario di Gaza gestito da Hamas. (agi)

I commenti sono chiusi.