Il presidente della Regione prima straparla, poi mette una pezza peggiore del buco

“Giornalai”, l’Odg Molise chiede rispetto

Donato Toma, presidente della Regione Molise, intervistato da Teleregione

CAMPOBASSO – «La dignità umana non è mai contrattabile e l’umiliazione professionale non è accettabile. Speriamo che il governatore della Regione Molise, Donato Toma, chieda scusa ad una intera categoria, quella dei giornalisti, pesantemente offesa dinanzi ai microfoni di una televisione locale».

Giuseppina Petta

L’Ordine dei giornalisti del Molise bacchetta duramente il presidente della Giunta regionale del Molise che, riferendosi alle polemiche sul ruolo di revisore dei conti ricoperto in passato nella Ecomont (società destinataria di 10 milioni di euro dai Contratti Istituzionali di Sviluppo), in un’intervista all’emittente molisana Teleregione, ha affermato che “i cittadini non sono stupidi. Sono molto più intelligenti di quanto non immaginano i giornalai” e successivamente, resosi conto di averla sparata grossa, ha messo una pezza peggiore del buco. «I giornalisti – ha dichiarato – sono coloro che, regolarmente iscritti all’Albo, svolgono il lavoro con professionalità e rispetto della deontologia. E di loro ho il massimo riguardo. I “giornalai” – e non mi riferisco agli edicolanti, nei confronti dei quali nutro grande stima per l’attività che portano avanti – sono una pletora di comunicatori improvvisati che inondano il web, molto spesso in forma anonima, con notizie false, tendenziose e prive di ogni fondamento. Il mio giudizio negativo è da porre in relazione solo a quest’ultima categoria di soggetti».

Enzo Cimino

Cosimo Santimone

Nella lettera firmata dal presidente dell’Odg Molise, Giuseppina Petta, dal presidente del Collegio dei revisori, Giuseppe Formato, e dai consiglieri nazionali Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone, i giornalisti non esitano a bollare l’intervista di Toma «un atto inqualificabile per la massima istituzione regionale. Un atto che, a memoria d’uomo, non ha precedenti dall’istituzione della Regione Molise».
«Con tutto il rispetto per i giornalai – aggiungono i massimi esponenti molisani dell’Ordine dei giornalisti – ehe sono la nostra “vetrina” (e pure andrebbero, al pari nostro, tutelati, soprattutto in regioni geograficamente “difficili” come il Molise), siamo stanchi di essere, ogni qual volta “c’è una notizia”, additati dal politico di turno con gli epiteti più disparati. I giornalisti del Molise non meritano un trattamento del genere. Rispetto ai colleghi delle altre regioni – e questo sì che i cittadini lo sanno – devono fare i salti mortali per assicurare comunque un prodotto di qualità. Sempre».

Giuseppe Formato

I giornalisti mai come in questo periodo storico, anche per scelte della politica, stanno attraversando un momento drammatico. A preoccupare, in particolare, è la crescente precarizzazione lavorativa; molti colleghi ormai per periodi sempre più lunghi (anche vent’anni) vengono costretti ai margini del sistema produttivo e professionale, con pesanti ricadute economiche, sociali, psicologiche ed esistenziali.
Il giornalista, in Molise più che da altre parti, grazie alla presenza (tranne rare eccezioni) di opportunità prive di prospettive a lungo termine, è a tutti gli effetti un cittadino di serie B, che non può costruire il proprio futuro, e nemmeno contribuire allo sviluppo del Paese, e ciò in netto contrasto con quanto stabilito dalla Costituzione. Tutto ciò a fronte di un lavoro offerto sempre più con la massima professionalità. Per questo ci auguriamo che Toma chieda scusa e, poiché è un commercialista di lungo corso, ci faccia sapere, numeri alla mano, quanti giornalisti lavorano (per la coalizione alla quale fa capo) in possesso di un contratto di categoria che tuteli la dignità umana e professionale, oltre a quella lavorativa». (giornalistitalia.it)

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