Maurizio Scanavino nuovo dg: “L’informazione online a pagamento, la nostra sfida”

Gedi, Elkann: “Puntiamo sul digitale e sulla qualità”

Da sinistra: Maurizio Molinari, Maurizio Scanavino, John Elkann, Luigi Vanetti (La Stampa)

TORINO – «Per il settore sono stati anni molto difficili. Per rispondere a queste difficoltà abbiamo deciso di impegnarci in un progetto in cui personalmente credo tantissimo. Un progetto non nostalgico, ma che anzi guarda avanti per accelerare le trasformazioni in Gedi».
Lo spiega John Elkann alla redazione della Stampa durante il consueto scambio di auguri di Natale, nel giorno in cui Laura Cioli lascia il ruolo di direttore generale che il Cda affida a Maurizio Scanavino. Cioli mantiene, invece, la carica di amministratore delegato fino all’esecuzione della cessione della quota detenuta da Cir in Gedi a Exor.
«Il futuro è nelle nostre mani – spiega Elkann, che prende la parola dopo l’introduzione del presidente di Gedi News Network, Luigi Vanetti, – dipende da come ciascuno di noi saprà cogliere la sfida della trasformazione. L’obiettivo è generare maggiore interesse nei lettori, quelli di oggi e quelli di domani, creando prodotti di grande qualità. Siamo portatori di un giornalismo serio, indipendente e fatto con grande senso di responsabilità: e questo continuerà a essere il nostro punto di riferimento. Dobbiamo cambiare la nostra prospettiva e affrontare il 2020 come una grande opportunità: l’occasione per ritornare a cogliere nuove soddisfazioni».
Scanavino – già direttore generale di Itedi e poi amministratore delegato di Gnn, per la divisione La Stampa e Il Secolo XIX, – mette l’accento sulla transizione digitale.
«L’informazione digitale a pagamento sarà la nostra principale sfida: in molti Paesi e anche in Europa il passaggio al digitale sta avvenendo con successo e si stanno consolidando modelli editoriali sostenibili».
Oltre ai casi di successo come il New York Times, ricorda Scanavino, «il gruppo svedese Bonnier e gli svizzeri di Tamedia hanno superato i 300.000 abbonati digitali e Le Monde ha annunciato la scorsa settimana la previsione di arrivare a 230.000 a fine anno. I quotidiani del gruppo Gedi hanno superato i 100.000 e dobbiamo puntare a raddoppiarli nei prossimi mesi, facendo leva sul grande potenziale delle nostre testate. Repubblica ha superato i 3 milioni di audience complessiva nel giorno medio ed ha una community di quasi 7 milioni di fan, mentre La Stampa ne conta 1,1 milioni e 2,5 milioni di fan». (ansa)

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