Il quotidiano di Piacenza e Rimini ha sospeso le pubblicazioni per motivi economici

La Cronaca si arrende: “Noi ci fermiamo qui”

La CronacaRIMINI – “Noi ci fermiano qui”. Con l’edizione di venerdì 27 febbraio, La Cronaca-Nuovo Quotidiano si è congedata dai lettori di Piacenza e Rimini ammettendo di essere “costretta a sospendere le pubblicazioni della testata per motivi economico-finanziari”. Da settembre, infatti, i dieci giornalisti (cinque a Rimini ed altrettanti a Piacenza) ed i poligrafici non ricevevano lo stipendio a causa degli incassi dalle vendite e dalla pubblicità al di sotto delle aspettative, nonostante la qualità del prodotto.
“Non è la sede e neppure il momento per spiegare le ragioni di una tale sofferta decisione”, ha spiegato nell’editoriale “L’altra informazione società cooperativa”, aggiungendo: “Possiamo solo dire che hanno inciso in maniera pesante e decisiva i ritardi, non dipendenti dalla nostra volontà, subiti dall’intero progetto in fase di avvio dell’attività avvenuto solo il 18 novembre scorso, dopo mesi di incubazione e costi sostenuti, per non parlare di promesse di aiuti rimaste tali”.
“Non ritenendo a questo punto ci siano più le condizioni per sostenere economicamente e finanziariamente un’iniziativa editoriale che avrebbe bisogno di tempo e risorse per affermarsi”, la cooperativa ha creduto “più onesto e trasparente fermarsi qui, piuttosto che richiedere ulteriori sacrifici ai lavoratori, ai fornitori, ai creditori senza avere la certezza che questi sacrifici potranno essere utili”.
La società editrice ha, quindi, ringraziato “tutti i giornalisti, i dipendenti, i collaboratori che con passione e spirito di sacrificio hanno lavorato in questi mesi. E un grazie ai lettori che ci hanno seguito con attenzione sin dal primo giorno sia sull’edizione cartacea che da web.
 La società editrice nelle prossime settimane valuterà ogni possibile opportunità per un’eventuale ripresa delle pubblicazioni”.
Il giornale, nato dalla fusione tra i quotidiani “La Cronaca di Piacenza” (nata nel 1993) e il “Nuovo Quotidiano di Rimini” (nato nel 2011), non è, insomma, riuscito a mettersi alle spalle le disavventure dei suoi predecessori. Per il 2 marzo è fissato un incontro tra l’azienda, il Cdr ed il sindacato per l’attivazione degli ammortizzatori sociali. Il sindacato aveva proposto di ricorrere al contratto di solidarietà al 40%, ma l’azienda lo ha giudicato comunque insufficiente per la sostenibilità dell’impresa.

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