Uomo di lettere, classe 1935, era nato a Palermo, ma visse a Milano e poi ad Ivrea

Covid: morto il giornalista e poeta Marco Lojacono

IVREA – Ancora una vittima, la 58esima, del Covid nel giornalismo e nella cultura del nostro Paese: è morto nei giorni scorsi, nel reparto Covid 3 dell’ospedale di Cuorgnè (Torino), il giornalista e poeta Marco Lojacono.
Siciliano di nascita, lombardo e poi piemontese d’adozione, era nato nel dicembre 1935 a Palermo, dove aveva compiuto studi classici al termine dei quali si era trasferito a Torino con la famiglia e, successivamente, a Milano, dove rimase per ben 35 anni.

Lojacono

E proprio nei lunghi anni trascorsi nella città della Madonnina Lojacono coltivò la sua attività poetica, iniziata alla fine degli anni Cinquanta, malgrado l’impegno di un lavoro nell’industria con incarichi di responsabilità. Poesia che non abbandonò fino all’ultimo, anche dopo il suo trasferimento ad Ivrea nel 1992. Tant’è vero che, da protagonista della cultura del Canavese, oltre ad esprimere la sua vena poetica, avviò, una ventina di anni fa, una vivace collaborazione con il settimanale “Il Risveglio popolare” del quale fu una firma conosciuta.
Componente di varie Accademie culturali, partecipò a numerosi concorsi letterari e sue liriche, alcune anche in francese e spagnolo, furono inserite in varie antologie.
Sei i volumi di poesie pubblicati da Marco Lojacono: “Acqua di luna” (2000), “Un altro altrove” (2001), “Il profumo della memoria” (2003), “Il sorriso dell’Ippocampo” (2006), “Il sentiero della Luna” (2009), “I sentieri della farfalla” (2012). (giornalistitalia.it)

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