Gli ecuadoriani Javier Ortega, Paul Rivas ed Efrain Segarra rapiti il 26 marzo

Colombia: sono i corpi dei giornalisti uccisi ?

Javier Ortega, Paul Rivas ed Efrain Segarra

BOGOTA’ (Colombia) – Oggi si saprà se i corpi senza vita trovati alla fine della settimana scorsa in Colombia corrispondono a quelli dei giornalisti ecuadoriani sequestrati a marzo e uccisi dalla dissidenza delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia). Lo ha detto Patricio Segarra, figlio di una delle tre vittime nel vivo di una polemica tra i due paesi sudamericani. L’Ecuador aveva, infatti, inviato una nota di protesta formale criticando il fatto che la Colombia avesse fatto filtrare informazioni in anticipo e non confermate, in contrasto con le regole degli organismi internazionali.
“Secondo quanto ha riferito l’istituto di medicina legale, l’identificazione totale delle vittime non ci sarà prima del pomeriggio di lunedì e il verdetto positivo o negativo verrà reso noto attraverso le famiglie”, ha detto Segarra citato dal quotidiano “El Espectador”.
La Colombia aveva risposto alla protesta esprimendo “sorpresa” e ricordando che sin dall’inizio della “tragica” vicenda “ha messo a disposizione dell’Ecuador” ogni aiuto e conoscenza. (agenzia nova)
Il giornalista Javier Ortega, 32 anni, il fotografo Paul Rivas, 45 anni, e il loro autista Efrain Segarra, 60 anni, lavoravano per il quotidiano ecuadoriano El Comercio e sono stati rapiti dai guerriglieri dissidenti delle Farc il 26 marzo scorso.  Il presidente dell’Ecuador, Lenin Moreno, ad aprile ha confermato la loro morte vicino al confine con la Colombia.

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