Giornalista e operatore tv assolti dal tribunale di Aosta: a denunciarli fu la Franzoni

Cogne: per la troupe nessuna violazione di domicilio

La villetta di Cogne, teatro del terribile omicidio del piccolo Samuele il 30 gennaio 2002

AOSTA – Giornalista e telecineoperatore assolti dall’accusa di violazione di domicilio e nessun risarcimento ad Annamaria Franzoni, parte civile con il marito Stefano Lorenzi. Così ha deciso il giudice monocratico del tribunale di Aosta Maurizio D’Abrusco che, al termine del processo di primo grado scaturito dalla denuncia della madre del piccolo Samuele per alcune riprese televisive effettuate nel cortile e sul balcone della villa di Cogne, ha scagionato dall’imputazione Marco Lo Faro e Marta Eleonora Rigoni, che nel dicembre 2019 avevano realizzato un servizio per un programma televisivo Mediaset.
La procura aveva chiesto la condanna a sei mesi di reclusione per ciascuno degli imputati che sono stati, invece, assolti, uno con formula piena e l’altro per particolare tenuità del fatto.
La vicenda nasce, appunto, da un servizio mandato in onda su una rete Mediaset nel dicembre 2019, quando la villa di Cogne era tornata alla ribalta perché l’avvocato Carlo Taormina, ex legale di Annamaria Franzoni – tornata in libertà dopo aver scontato la condanna inflittale per l’omicidio del figlio (16 anni, divenuti meno di 11) – , ne aveva chiesto il pignoramento quale garanzia per onorari non corrisposti. (giornalistitalia.it)

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