Jarrod Ramos, 38 anni, aveva intentato e perso una causa contro il quotidiano

Capital Gazette: l’assassino si sentiva diffamato

Jarrod Ramos

ANNAPOLIS (Usa) –  È stato identificato l’autore della strage nella redazione della Capital Gazette, ad Annapolis, che ha provocato la morte di quattro giornalisti e di una dipendente amministrativa. Si tratta di Jarrod Ramos, 38, che aveva citato il quotidiano in tribunale per diffamazione, perdendo la causa nel 2015. Ramos si era sentito diffamato da un articolo del 2011, in cui si riferiva della sua ammissione di colpevolezza in un processo per la persecuzione di una donna sui social media.

I giornalisti e l’impiegata della Capital Gazette uccisi da Ramos

A cadere sotto i colpi  del suo fucile sono stati Rebecca Smith, un’assistente alle vendite appena assunta, e i giornalisti Wendi Winters, John McNamara, Gerald Fishman e Rob Hiaasen. Quattro sono morti sul posto, mentre una quinta vittima è deceduta in ospedale. La sparatoria è iniziata poco dopo le tre del pomeriggio. Armato con un fucile da caccia e bombe fumogene, Ramos ha fatto irruzione in redazione sparando attraverso la porta a vetri.
«Non c’è niente di più terrificante che sentire gli spari mentre sei nascosto sotto la scrivania e poi sentire il rumore della ricarica dell’arma», ha raccontato su twitter il reporter Phil Davis, sopravvissuto alla strage. In un breve reportage pubblicato 45 minuti dopo la sparatoria sul sito del quotidiano, il giornalista ha poi parlato di una scena da “zona di guerra” e di una situazione “che mi sarà difficile descrivere per un po’”. La polizia, giunta rapidamente sul posto, ha arrestato il killer, che si era nascosto sotto una scrivania.
Gli agenti hanno evacuato l’edificio dove si trovavano circa 170 persone, impiegate anche in altre società. La sparatoria aveva provocato scene di panico. Ci sono state diverse chiamate alla polizia, ma anche messaggi disperati mandati alle persone più care.
Chiusa in una stanza con quattro colleghi, la 27enne Karen Burd, neo assunta in una società di consulenza fiscale, ha raccontato con le lacrime agli occhi di “aver cominciato a pregare”. “Credevo fosse arrivata la mia ora”, ha aggiunto. “C’è uno sparatore in azione. Ti amo”, ha scritto alla figlia l’impiegata di un altro ufficio, Rayne Foster.
Il presidente Donald Trump si è limitato a manifestare cordoglio per le vittime, mentre, sul proprio account Twitter, il giornale ha assicurato che sarà in edicola questa mattina “con una cavolo di edizione”. (giornalistitalia.it)

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