Dura reazione di Juncker alla decisione di non scarcerare i giornalisti Altan e Alpay

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Mehmet Altan e Sahin Alpay

Mehmet Altan e Sahin Alpay

ISTANBUL (Turchia) – A nulla è valsa la pronuncia della Corte costituzionale turca, che aveva ordinato il rilascio dell’economista e giornalista Mehmet Altan e del giornalista Sahin Alpay, definendo incostituzionali i motivi alla base della detenzione dei due. La corte competente a giudicare i giornalisti, accusati di far parte dell’organizzazione golpista Feto, al cui vertice ci sarebbe Fetullah Gulen, miliardario residente negli Usa, ha respinto la decisione della Corte costituzionale decretando la continuazione della detenzione.
In seguito alla sentenza della più alta corte turca, che annoverava tra i motivi della propria pronuncia “la libertà di espressione” e “libertà personale”, aveva parlato l’avvocato di Alpay, Veysel Ok, esprimendo l’augurio (rivelatosi vano) che la decisione costituisse un bivio fondamentale per la sorte dei processi che riguardano i giornalisti in Turchia.
“La speranza è che questa decisione allarghi le maglie della libertà di espressione e di opinione in Turchia, anche perché si tratta della prima istanza accolta dopo il golpe del 15 luglio 2016 e per questo può stabilire un precedente”, ha dichiarato l’avvocato Ok, le cui speranze sono state vanificate poche ore dopo. I due giornalisti sono stati arrestati il 10 settembre 2016 insieme al fratello di Mehmet Altan, il giornalista Ahmet e alla giornalista Nazli Ilcak.
La decisione di non scarcerare i due giornalisti, nonostante la sentenza della Corte costituzionale turca, ha subito provocato una dura reazione del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, durante una conferenza stampa in Bulgaria per l’apertura del semestre di presidenza bulgaro.
Junker ha ammonito, infatti, che l’Unione europea e la Turchia non registreranno alcun progresso nelle loro relazioni fino a quando Ankara continuerà a detenere in carcere i giornalisti.
“La Turchia – ha aggiunto il presidente della Commissione europea – si sta allontanando dalle sue ambizioni europee del passato e dovremo vedere quale tipo di progresso farà nei prossimi mesi. Non ci sarà alcun tipo di progresso finché ci sono ancora giornalisti nelle carceri turche”. Secondo l’Associazione della stampa turca, sono almeno 160 i giornalisti attualmente in carcere in Turchia. (agi)

 

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