Theresa May vieta di concedere interviste, andare a pranzo o a cena e persino parlare

Bavaglio ai ministri inglesi: niente giornalisti

Theresa May

Theresa May

LONDRA (Gran Bretagna) – Il primo ministro conservatore Theresa May ha messo la “mordacchia” ai suoi ministri e a tutti i funzionari del suo governo con un giro di vite senza precedenti nella tradizione politica britannica. Ai membri del suo esecutivo, politici o anche solo grand commis, è stato esplicitamente vietato di concedere interviste a quotidiani, raido e tv, o anche solo andare a pranzo o a cena, di parlare o scambiare qualsiasi tipo di messaggio, anche “off the record” (ufficioso), anche solo privato, con qualsiasi giornalista. Secondo quanto rivela il domenicale Observer solo l’ufficio stampa del premier, potrà autorizzare contatti tra i ministri ed i media ma solo dopo aver ricevuto una richiesta formale in tempi debiti.
La novità sta creando malumore tra i conservatori che nonn apprezzano questa interferenza di Downing Street con nervosissimi capi uffici stampa che sono arrivati ad intimare ai propri ministri di smetterla di twittare qualsiasi elemento che potrebbe essere ripreso dai reporter.
Downing Strett ha minimizzato la notizia sostenendo di non aver imposto nuovi controlli nei contatti trai ministri e la stampa ma di aver solo ribadito che è necessaria l’approvazione dell’ufficio stampa del n. 10 prima di concedere interviste o apparire in trasmissioni televisive o radiofoniche. Ma tre distinti membri del governo sostengono il contrario: dietro rigida condizione di anonimato per non subire rappresaglie per loro il livello di ingerenza di Downing Street è allarmante e ritengono sia stato introdotto solo per garantire che il governo parli con una sola voce su ogni materia.
Il sogno di ogni primo ministro nel mondo ma contrario alla libertà di stampa e a quella dei singoli membri dell’esecutivo di esprimere opinioni anche in disaccordo con la maggioranza. In precedenza altri premier – non David Cameron – ma i laburisti Tony Blair con il suo implacabile portavoce Alistair Campbell ed il successore Gordon Brown avevano provato a regolamentare i contatti tra ministri e i media ma con poco successo. (Agi)

I commenti sono chiusi.