Flor Alba Nunez Vargas freddata con un colpo alla testa davanti alla “sua” radio

Assassinata una giornalista colombiana di 25 anni

Flor Alba Nunez Vargas

Flor Alba Nunez Vargas e, a sinistra, il suo cadavere

PITALITO (Colombia) – Freddata con un colpo alla testa davanti alla sede della radio per cui lavorava: è morta così, giovedì scorso, Flor Alba Nunez Vargas, giornalista colombiana di 25 anni. Il suo assassino l’ha seguita e poi l’ha uccisa sparandole alla testa: lo si vede chiaramente nel fermo immagine estrapolato da una telecamera di sorveglianza che ha ripreso l’uomo mentre, con un casco da motociclista in testa, si avvicinava alla vittima. L’omicidio della giornalista, che si stava, appunto, recando al lavoro a “La Preferida Stereo”, è avvenuto nella città di Pitalito, nel sud ovest della Colombia.
È sempre la telecamera a mostrare come il killer, subito dopo aver assassinato la giovane cronista radiofonica, sia riuscito a fuggire rapidamente grazie all’aiuto di un complice.
Flor Alba Nunez Vargas era considerata una giornalista scomoda, essendo da tempo impegnata a denunciare il traffico di droga, la tratta degli esseri umani e la corruzione, realtà purtroppo molto diffuse in Colombia e contro cui la giornalista si batteva strenuamente nei suoi servizi televisivi in onda sui telegiornali locali di Canal 6, TV5 e Nacion TV, emittenti con cui collaborava.
Giornalista colombianaGià minacciata nei mesi scorsi, Flor “era una giornalista appassionata”, scrivono i colleghi, “profondamente dispiaciuti” e “con la speranza che questo non rimanga uno dei tanti delitti impuniti”.
“Cordoglio e solidarietà alla famiglia della giornalista e ai suoi colleghi” sono stati espressi dal presidente della Sip, la Sociedad Interamericana de Prensa, ovvero l’Associazione Interamericana di Stampa, Gustavo Mohme, che, nel condannare fermamente l’assassinio della Nunez Vargas, ha chiesto alle autorità di “investigare in maniera approfondita per assicurare alla giustizia gli assassini della giornalista e non lasciare questo omicidio impunito, consentendo che crimini come questo continuino a minare la libertà di stampa nel Paese”.
Dal canto suo, il governo colombiano ha annunciato una ricompensa per chiunque fornisca informazioni che possano portare all’arresto degli assassini, mentre il capo della polizia di Huila – nel cui distretto si trova la città di Pitalito – Santiago Camelo, ha fatto appello alla comunità locale, dichiarando: “Siamo sulle tracce dell’assassino”. (giornalistitalia.it)

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