Al fianco dei giornalisti il presidente del Senato Pietro Grasso, M5S, FdI, Pd e Leu

Askanews, no alla folle Cigs chiesta da Abete

Luigi Abete

Luigi Abete

ROMA – Solidarietà a 360 gradi ai giornalisti dell’agenzia di stampa Askanews. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha ricevuto a Palazzo Madama una delegazione formata dal caporedattore responsabile della redazione parlamentare Giovanni Tortorolo e dai giornalisti del Comitato di redazione Costanza Zanchini, Daniela Mogavero e Roberto Vozzi.

Pietro Grasso

Pietro Grasso

Al presidente del Senato sono stati illustrati i motivi del forte allarme per il futuro della testata e per lo stato delle relazioni tra sindacato e azienda, ricordando che dal prossimo 20 marzo il governo è chiamato a decidere sulla richiesta unilaterale dell’editore per una cassa integrazione al 70% tra i giornalisti, conseguente alla dichiarazione di 58 “esuberi”.
Grasso ha espresso la propria solidarietà ai giornalisti, condividendo la preoccupazione per un contesto così critico in un settore cruciale per il pluralismo e la correttezza dell’informazione. L’auspicio del Presidente del Senato è che nelle prossime ore si riesca ad individuare una soluzione
che impedisca un esito drammatico per i soggetti interessati, nel comune intento di potenziare l’informazione primaria fondata su esperienza e professionalità.

Matteo Mantero (M5S)

Matteo Mantero (M5S)

Il Cdr di Askanews ha incontrato, inoltre, il capogruppo uscente del Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati Matteo Mantero. Il deputato ha ascoltato le ragioni dei lavoratori dell’agenzia di stampa esprimendo, a nome del gruppo parlamentare, “la massima solidarietà nei confronti di tutti i lavoratori. Quello che più lascia perplessi – denuncia il M5S – è l’atteggiamento incomprensibile dell’editore Luigi Abete che ha deciso unilateralmente di procedere alla cassa integrazione al 70%”.
Un netto “no alla cassa integrazione stellare di Abete” è stato espresso dal capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Fabio Rampelli, al termine dell’incontro con i componenti del comitato di redazione di Askanews, Daniela Mogavero e Roberto Vozzi.

Fabio Rampelli (Fdi)

Fabio Rampelli (Fdi)

“Esprimo a nome del gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati e mio personale la totale solidarietà ai giornalisti dell’agenzia di stampa Askanews confidando in una soluzione positiva che scongiuri la cassa integrazione stellare proposta dall’editore Luigi Abete. Ci impegneremo nei prossimi giorni in un’attività di sensibilizzazione sul ruolo centrale delle agenzie di stampa, un patrimonio da tutelare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione e del pluralismo dell’informazione, così come ha ricordato la presidente del partito Giorgia Meloni a proposito della crisi di Askanews”.
Nel corso di una conferenza stampa la Meloni ha, infatti, espresso “piena solidarietà ai professionisti di Askanews” dicendosi “molto dispiaciuta per la situazione dei giornalisti impegnati in una difficile vertenza con l’azienda”.

Giorgia Meloni (Fdi)

Giorgia Meloni (Fdi)

“Ribadiamo – ha sottolineato Giorgia Meloni – che per noi l’ambito dell’informazione rappresenta un’infrastruttura strategica, e non può essere sottomesso a logiche di mercato che non ci aiutano a tutelare la nostra libera informazione”.
Rampelli ha, inoltre, denunciato che “nel tentativo di conferire informazioni strategiche a soggetti stranieri, vulnerando ancora di più un sistema editoriale fragile e dagli assetti promiscui, l’ex presidente Renzi ha completamente stravolto il sistema di assegnazione dei fondi alle agenzie di stampa. A gestire uno dei settori più delicati, Luca Lotti, che si è dimostrato privo della sensibilità istituzionale, come del resto tutti gli appartenenti al cerchio ex magico. Oggi, il sistema si è inceppato per l’approssimazione (nella migliore delle ipotesi) di chi ha gestito questo settore, con pesanti ripercussioni sulle redazioni”.

Luca Lotti

Luca Lotti

“È il caso di Askanews – ha aggiunto il capogruppo Fdi alla Camera –  l’agenzia di stampa di proprietà del banchiere Luigi Abete, che – come tutti i banchieri italiani – fa il forte con i deboli e il debole con i forti. Abete si mostra indisponibile ad attendere il poco tempo rimasto per avere il completamento della gara sui servizi delle agenzie di stampa, attraverso il quale Askanews potrebbe salvarsi con tutti i suoi lavoratori. L’editore, invece, ha chiesto – anzi imposto – una cassa integrazione stellare ai suoi dipendenti”.
“In questa fase di transizione – ha detto ancora Rampelli – una cosa buona il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ancora in carica può farla: salvare l’agenzia Askanews intervenendo affinché la situazione non precipiti. Fratelli d’Italia s’impegna a sostituire questo meccanismo perverso della gara europea e dei ribassi selvaggi con una legge di sistema che dia coerenza e stabilità all”intero settore. Perché la tutela degli interessi nazionali anche nel settore delle informazioni è strategico”.

Matteo Richetti (Pd)

Matteo Richetti (Pd)

A firmare, a nome del Partito Democratico l’appello in favore dei lavoratori di Askanews, è stato il deputato Matteo Richetti portando loro “tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno e confidando in un positivo esito della situazione”, mentre il deputato di Liberi e Uguali, Luca Pastorino, esponente di Possibile, ha dichiarato che “la crisi dell’agenzia di stampa Askanews è molto preoccupante per due aspetti: per i posti di lavoro messi a rischio e per il pericolo di ridurre il pluralismo dell’informazione in Italia. Riguarda, quindi, due questioni importanti per il Paese, su cui non è pensabile abbassare la guardia. La situazione va avanti da tempi e i giornalisti hanno già accettato troppi sacrifici, senza ottenere adeguate risposte da parte dell’azienda. Seguiremo – ha concluso Pastorino – la vicenda in questa duplice ottica”.

Luca Pastorino (Leu)

Luca Pastorino (Leu)

Il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, esponente di Liberi e Uguali, dal canto suo, ha affermato che “l’informazione è un «bene comune» da tutelare con grande attenzione, e dalla cui qualità dipendono aspetti importanti della democrazia. È per questo che ho sottoscritto l’appello lanciato su change.org dal Cdr per salvaguardare il futuro dell’agenzia di stampa Askanews, che prima tra le strampalate iniziative del Governo assunte sull’editoria e poi con le decisioni della proprietà rischia di spegnersi”.
“Il banchiere, l’imprenditore, l’ospite di molte trasmissioni televisive, nonché proprietario dell’agenzia di stampa Luigi Abete – afferma Fratoianni – riveda le scelte compiute finora ed eviti la decisione unilaterale della cassa integrazione per oltre 70 giornalisti”.

Nicola Fratoianni (Leu)

Nicola Fratoianni (Leu)

Infine,  il deputato di Leu, Stefano Fassina, che richiama l’attenzione sul fatto che “l‘editore Abete procede unilateralmente e di corsa, stracciando il ben più ragionevole accordo aziendale di Cigs vigente, perché ben consapevole che è prossima la più che probabile riammissione di Askanews al finanziamento pubblico, che renderebbe impraticabile il taglio draconiano che vuole imporre alla redazione di una delle fonti di informazione del Paese più autorevole e importante, che tale inevitabilmente non potrà più essere”.
“In questi anni, fra accordi aziendali di solidarietà e di cassa integrazione – ricorda Fassina – i giornalisti di Askanews hanno già pagato con 4 milioni di euro la crisi del settore e dell’azienda a fronte di praticamente inesistenti investimenti dell’editore che pure è presidente di Bnl Paribas e azionista di maggioranza di un’altra testata autorevole e in buona salute quale è il settimanale Internazionale”.

Stefano Fassina (Leu)

Stefano Fassina (Leu)

A giudizio di Fassina “ci sono, dunque, tutte le condizioni perché queste poche ore che precedono il d day di Askanews del prossimo 20 marzo portino a una soluzione che garantisca all’agenzia di stampa di proseguire nel suo prezioso lavoro di fonte di informazione imparziale e autorevole. È necessario che Governo ed editore dimostrino di voler davvero salvare Askanews. I parlamentari di Leu – conclude Fassina – sono impegnati a fare ogni sforzo in loro potere perché non accada questa ingiustizia”. (giornalistitalia.it)

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