MOGADISCIO (Somalia) – Ancora sangue in Somalia. E, a versarlo, è, ancora una volta, un giornalista: Abdiaziz Mohamed Ali Haji, che lavorava a Radio Shabelle – l’emittente che registra, purtroppo, una tragica serie di cronisti assassinati – è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da uomini non identificati mentre stava camminando a Mogadiscio.
Secondo le organizzazioni per i diritti umani, sia gli estremisti islamici, sia il governo avevano “ragioni” per avercela con lui.
Abukar Sheikh Mohamed, direttore di Radio Shabelle, – la testata che ha perso più giornalisti in tutto il Paese – ha raccontato che gli uomini che hanno sparato al collega erano due ed erano a bordo di una motocicletta.
Abdiaziz Mohamed Ali Haji è il 13° giornalista di Radio Shabelle assassinato dal 2007 ed è il secondo giornalista ucciso dall’inizio dell’anno in Somalia: prima di lui era stata barbaramente uccisa la giornalista Sagal Salad Osman, mentre l’anno scorso sono stati tre i giornalisti assassinati.
Dura condanna di questo ennesimo, assurdo assassinio è stata espressa dal Sindacato Giornalisti della Somalia (Nusoj).
Il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) riferisce che 59 giornalisti sono stati ammazzati in Somalia dal 1992. Lo stesso Comitato, nel 2015, ha classificato la Somalia come il peggior paese per quanti operano nel modo dell’informazione. (giornalistitalia.it)
Abdiaziz Mohamed Ali Haji è il 13° cronista dell’emittente assassinato dal 2007