Tornata oggi in edicola e online con 12 pagine e una decina di giornalisti in redazione

Sansonetti: “Sarà l’Unità di migranti e detenuti”

I primi due numeri del quotidiano l’Unità: quello in edicola oggi e quello di domani

ROMA – Dopo quasi sette anni di assenza e alla vigilia del centenario, l’Unità, quotidiano fondato da Antonio Gramsci il 12 febbraio 1924, è tornato oggi nelle edicole e online. Diffuso in circa cento città con una diffusione di circa centomila copie, al prezzo di 1 euro e 50 centesimi, ha 12 pagine confezionate da una redazione di una decina di giornalisti, dei quali sei per l’edizione cartacea, e diversi collaboratori esterni.

Piero Sansonetti

La redazione è in via della Pallacorda 7 a Roma, dove il direttore Piero Sansonetti sfoglia il primo numero del nuovo giornale sottolineando che «dopo tutto questo tempo, sembrava che l’Unità non dovesse più riaprire. Invece, grazie all’acquisizione da parte di Romeo Editore, torna a rivestire un ruolo fondamentale nel dibattito editoriale e politico. In un momento in cui la sinistra appare sempre più debole, per l’incapacità di produrre idee e contenuti, con una stampa, per lo più, focalizzata su pettegolezzi politici ed argomenti futili, l’Unità si propone come un polo di elaborazione politica e culturale».
«Fisicamente – spiega Sansonetti – sarà un giornale piccolo, composto da dodici facciate, ma impegnato ad affrontare temi di grande rilevanza e profondità. Come indicato da Gramsci, l’Unità continuerà ad essere dalla parte dei più deboli. E se all’origine era rivolto a contadini e operai, oggi sarà la testata anche di migranti e detenuti. Pur mantenendo sempre netta la propria indipendenza, l’Unità sarà vicina al Pd, principale forza politica della sinistra, e al pensiero di Papa Bergoglio che, attualmente, rappresenta un punto di riferimento ideologico. In altre parole, abbracciando a pieno un’eredità storica, l’Unità sarà una testata libera e pronta ad affrontare grandi battaglie, come fu con quelle sul divorzio e l’aborto».

L’editore Alfredo Romeo

Nel numero di oggi, 16 maggio, sono stati pubblicati articoli di Luigi Manconi, Marco Revelli, Enrico Casarini, Massimo D’Alema, mentre l’edizione di domani ospita un’intervista a Jean-Luc Mélenchon, leader della sinistra francese.
«Una volta a settimana – aggiunge Sansonetti – verrà pubblicata la rubrica “Nessuno tocchi Caino”, a cura di Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti, a dimostrazione della vicinanza alle lotta della sinistra, e ogni giorno ci sarà una pagina dedicata allo straordinario archivio, con un pezzo firmato a suo tempo da Natalia Ginzburg. L’archivio dell’Unità, dal 1947 ad oggi, patrimonio culturale di enorme valore, è in fase di riorganizzazione e sarà reso disponibile online quanto prima. Per concludere, se dovessi definire in pochi termini questa nuova versione dell’Unità, direi che sarà un quotidiano: garantista, socialista, cristiano, liberale, non liberista. Poi vedremo vivendo come si assesteranno gli equilibri e si aggiusterà il tiro». (giornalistitalia.it)

 

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