Il 1 aprile la consegna del riconoscimento all’avvocatessa sfregiata con l’acido

Pesaro: la stampa premia il coraggio di Lucia Annibali

Lucia Annibali ieri nella conferenza stampa al Tribunale di Pesaro dopo la sentenza

Lucia Annibali ieri nella conferenza stampa al Tribunale di Pesaro dopo la sentenza

PESARO (Pesaro-Urbino) – Sarà lei, Lucia Annibali, l’avvocatessa pesarese di 36 anni, sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato e collega, Luca Varani, stessa età, condannato a 20 anni di carcere, l’anima della trentesima edizione del Premio del Circolo della Stampa di Pesaro, che quest’anno festeggia il suo 50° anniversario.
Lucia Annibali e il suo coraggio. Lucia e il suo volto sfigurato, che sta pian piano tornando a sorridere grazie alle mani esperte dei chirurghi del Centro ustioni di Parma. E’ su di lei che si accenderanno, ancora una volta, i riflettori martedì prossimo, 1 aprile, nello storico Palazzo Montani Altaldi, a Pesaro, dove il presidente del Circolo della Stampa, Elio Giuliani, le consegnerà il riconoscimento “Per il prestigioso ruolo internazionale ricoperto che è sigillo di una attività professionale di altrettanta eccellenza”. Ma la motivazione rimarca anche “la forte e autentica testimonianza di una grande dignità personale e sociale che si riconferma di fronte alle offese”.
Un appuntamento a cui l’avvocatessa marchigiana, insignita qualche settimana fa del titolo di Cavaliere della Repubblica dal presidente Napolitano, si presenterà con la forza che, in un anno – era il 16 aprile 2013 quando, nel suo appartamento a Pesaro, si consumava l’assurdo agguato con l’acido -, l’ha resa il simbolo delle donne piegate, ma non vinte, dalla violenza altrui.
Una forza che ha quasi dell’incredibile e che Lucia Annibali vuole, ancora una volta, mostrare  “perché si può tornare alla vita anche se non si è perfetti”: ha, infatti, annunciato che martedì si presenterà al Circolo della Stampa di Pesaro con un video autoprodotto di circa 4 minuti, con due diverse scelte musicali di sottofondo e una trentina di fotografie che la ritraggono.
Nel video che mostrerà ai giornalisti e al pubblico Lucia ha assemblato gli autoscatti che la vedono protagonista prima e dopo l’aggressione: si tratta, per la maggior parte, di foto inedite, montate per l’occasione e accompagnate da due musiche, una soft utilizzata per le immagini precedenti all’aggressione e una più “serrata”, “Happy” di Pharrell Williams, per quelle successive.
Sarà il professor Edoardo Caleffi, direttore della Chirurgia plastica e del Centro ustioni dell’Azienda ospedaliera universitaria di Parma, ad accompagnare e presentare Lucia Annibali: è il medico che, insieme agli altri colleghi del centro di eccellenza parmense – quei medici “che mi hanno spronata anche quando non avevo una faccia come quella che ho oggi”, ha detto ieri sera, Lucia, uscendo dal tribunale di Pesaro dopo la lettura della sentenza – , dal 17 aprile dell’anno scorso, il giorno dopo l’aggressione, si è preso cura della donna.
Nel rispetto della tradizione del cerimoniale del Premio, dopo il video e la presentazione del professor Caleffi, Lucia ha anche confermato di voler fare un breve discorso al pubblico presente. Il coraggio è il volto, perfetto, di Lucia Annibali.

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