Il 90,5% tra i 16 e i 24 anni utilizza internet, ma si scende a 21,1% nella fascia 65-74

Ocse: dal web il 2,54% dell’occupazione in Italia

InternetROMA – Nel 2013, l’economia digitale ha rappresentato il 2,54% dell’occupazione totale in Italia, e il 3,72% del valore aggiunto generato dall’intero sistema economico. Lo rivela un rapporto Ocse. Il primo dato è sostanzialmente in linea con la media Ocse (2,85%), e stabile rispetto agli anni prima della crisi (2,47% dell’occupazione totale nel 2007) e ai primi anni Duemila (2,52% nel 2000).
Il secondo dato, invece, è nettamente inferiore alla media Ocse (5,5%) e ha registrato un progressivo calo sugli ultimi quindici anni (4,2% del valore aggiunto totale nel 2000, 4,13% nel 2007).
In Italia, la percentuale di utilizzo di Internet nella fascia d’età 16-24 anni è del 90,5%, e in quella 65-74 anni del 21,1%. Lo calcola l’Ocse in un rapporto sull’economia digitale, basato su dati 2014, che colloca l’Italia al sesto posto tra i Paesi membri per ampiezza del “gap generazionale” nell’uso del web, con 69,4 punti percentuali, 13,8 in più della media. I divari generazionali più ampi sono registrati in Grecia (83,8 punti percentuali) e Portogallo (75,7), i più bassi in Danimarca (15) e Islanda((10,5).
In Italia, le persone con una connessione Internet a banda larga via rete fissa sono 22,5 su 100, in gran parte con connessioni Dsl (21,5 su 100). Lo rivela un rapporto Ocse sull’economia digitale, citando dati di giugno-settembre 2014. Resta invece ancora molto limitato il numero di di connessioni alla fibra ottica (0,7 su 100, ovvero circa il 3% delle connessioni ‘wired’ alla banda larga), nonostante una crescita di oltre il 36% tra il 2012 e il 2016. La velocità di scaricamento media pubblicizzata di queste connessioni è di 20 Mbit/secondo, quella effettiva, secondo le stime di alcuni laboratori specializzati, oscilla tra i 5,2 e i 75 Mbt/secondo.
Sono invece 66,8 su 100 le persone che hanno una connessione a Internet wireless, con una netta predominanza delle connessioni standard (55,2 su 100) e una quantità inferiore di connessioni dati dedicate (10,8). (Ansa)

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