Il tentativo quotidiano di assicurare un racconto veritiero sull’economia del Paese

L’abito su misura del Sole 24 Ore

Roberto Napoletano

Roberto Napoletano

MILANO – Sono 424mila ad aver scelto l’abito su misura del Sole 24 Ore e aumentano ogni mese ininterrottamente da due anni. Comprano il giornale dell’economia, di tutta l’economia, mai di una parte e sempre alla giusta distanza da chi tiene le leve del comando, un’idea essenziale di fare informazione che prova a mettere insieme divulgazione e credibilità, giornalismo investigativo e verifica fattuale dell’azione di governo (Rating 24), il tentativo quotidiano di assicurare un racconto veritiero del Paese con un affaccio mai usuale sul mondo con il metodo comparativo-competitivo, senza sconti o riguardi per il potente di turno.
Sono 424mila, avete capito bene, e sono ormai parte integrante di una particolarissima comunità multimediale che attraverso “copie statiche” e “copie in costante aggiornamento”, edicola cartacea e abbonamenti digitali, al sito web e alla versione mobile, riceve ogni giorno l’abito su misura di cui ha bisogno, uno strumento di informazione e di lavoro sartoriale che mette insieme il capitale prezioso delle banche dati a loro volta riorganizzate con il rigore delle analisi, l’aggiornamento puntuale delle notizie ricatalogate e la rete delle riviste specializzate, una fruibilità trasversale e immediata guidata dalla parola chiave che permette di scegliere ciò che piace e (soprattutto) serve nel guardaroba di casa che è quello del sistema multimediale del Sole.
Abbiamo inventato undici quotidiani digitali nuovi di zecca, contenuti esclusivi e nuove sezioni, i quesiti, le scadenze, la formazione, un timone digitale che si aggiorna in tempo reale: dieci sono orientati a una platea specializzata di lettori (Fisco, Diritto, Lavoro, Casa, Scuola, Sanità, Enti Locali, Finanza, Consulente Finanziario, Assicurazioni) e l’ultimo (Italy24) interamente in lingua inglese dedicato all’Italia, si rivolge alla platea mondiale degli investitori attenta alle nostre cose e si propone di raccontare, con le sue analisi e le sue Infodata, il Paese per quello che è nel bene e nel male.
Si fa presto a dirlo, credetemi, ma farlo, farlo ogni giorno, è un’altra cosa e sento di dire un grazie speciale a una delle redazioni più competenti e generose che abbia mai conosciuto, che ha contribuito all’ideazione e alla realizzazione di ogni progetto editoriale, ha sposato sin dal primo momento la scelta di un unico circuito organizzativo carta-web dove la cifra e la qualità informative devono essere sempre omogenee e riconoscibili.
Il capitale umano è tutto in casa e, con quel capitale, in regime di solidarietà, abbiamo fatto i quattro giornali in uno del vecchio Sole cartaceo (il giornale dell’economia reale, Impresa & Territori, il giornale dei professionisti, Norme e Tributi, con due nuovi dorsi; il giornale della finanza, Finanza & Mercati, il giornale dell’attualità, tutti con le loro copertine), il nuovo Lunedì, abbiamo raddoppiato nelle tecnologie con Nòva il primato culturale della Domenica del Sole, investito su Plus come bandiera del risparmio e varato “how to spend it” in un circuito integrato con IL, Moda 24 e i suoi canali tematici.
Abbiamo ridisegnato un sito che ricalca alla perfezione il giornale con le sue sezioni, Infodata e una filiera di portali, dove le aree chiuse agli utenti free sono molto estese e dove sono 30mila gli abbonamenti attivi a pagamento per accedere a tutti i contenuti.
Abbiamo l’orgoglio di rivendicare la realizzazione di dieci quotidiani digitali di servizio che rappresentano un unicum assoluto nelle “app” dell’editoria multimediale europea e americana dove tutto il sistema Sole, grazie alla velocità e fruibilità del mezzo digitale dovute alla lungimiranza di un’azienda che ha saputo investire sulla unicità del modello tecnologico e organizzativo, lavora per il singolo commercialista, avvocato, notaio, magistrato, ma anche ingegnere, architetto, consulente del lavoro, responsabile delle risorse umane, insegnante o dirigente scolastico, operatore della sanità, tutta la platea del mondo della finanza e dell’industria del risparmio, l’arcipelago frastagliato delle amministrazioni territoriali, i gangli vitali delle grandi imprese industriali, bancarie e di servizi, il tessuto dinamico di piccole imprese, artigianato e commercio, nessun comparto escluso.
L’ambizione di fornire al lettore, a ogni singolo lettore, uno strumento di lavoro non più solo utile, ma addirittura indispensabile per lo svolgimento della sua attività, la scelta editoriale compiuta ormai tre anni fa di privilegiare e ulteriormente specializzare i contenuti e di utilizzare in tutte le forme possibili il mezzo digitale per moltiplicare il valore di quei contenuti, trovano oggi riscontri sul mercato che superano le più rosee delle nostre previsioni (una crescita di 9,7 milioni di ricavi digitali da contenuti informativi che ora complessivamente sono pari al 45% del totale e +5,9% di ricavi da edicola cartacea a prezzo pieno e invariato, anno su anno) ci spingono a intensificare lo sforzo e lasciano ben sperare per il futuro.
Siamo noi, ho detto tante volte, rievocando la frase di uno dei vecchi di questo giornale (“Ricordati, lo ha detto il Sole, nessuno lo metterà mai in dubbio”) che è la cifra più impegnativa della sfida di un giornale che sente di appartenere al cuore profondo del Paese, al suo tessuto economico più vitale e alle sue ragioni civili, che non si stanca di ripetere che i numeri hanno un cuore e un’anima, ma ha voluto costruire e sperimentare un sistema multimediale innovativo di fare informazione, senza distinzione tra carta e web, in un circuito integrato e verticale che trae la forza propulsiva della sua modernità nella solidità delle radici antiche del suo modo di concepire e vendere contenuti informativi, nella sua capacità professionale di gestire con rigore informazioni nuove e vecchie, di unire il documento, la norma, la sentenza di Cassazione o giuslavoristica, l’inside e il database della finanza, l’economia reale e l’industria del risparmio in un circuito integrato nell’approvvigionamento delle risorse informative e verticale nell’offerta selezionata a specifici lettori o gruppi di lettori. L’abito su misura, appunto. (Il Sole 24 Ore)

Roberto Napoletano
direttore de “Il Sole 24 Ore”

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