Al via il bando 2019: invio dei lavori entro il 15 febbraio, per Dig Pitch entro il 15 marzo

Dig Awards, 15mila euro per le video inchieste

RICCIONE (Rimini) – Ritorna “Dig Awards”, il concorso che premia l’eccellenza nel giornalismo e incoraggia il lavoro dei reporter di ogni parte del mondo che usano il video per investigare temi d’attualità e di rilevanza sociale, economica, ambientale e politica. Il nuovo bando per l’edizione 2019 è stato presentato durante l’edizione invernale del “Dig Festival”, ospitata da Base Milano.
Anche quest’anno sono sette le categorie della competizione, rivolta a tutte le realtà del mondo dell’informazione, dalle reti televisive ai freelance. La principale è “Dig Pitch”, dedicata ai progetti d’inchiesta in fase iniziale o di pre-produzione, che mette in palio 15 mila euro di contributo per lo sviluppo e la possibilità per vincitori e finalisti di entrare in contatto con importanti produttori internazionali. I progetti selezionati si sfideranno durante una sezione dedicata nel corso della quinta edizione di “Dig Festival” a Riccione, in programma dal 31 maggio al 2 giugno.
Le altre sezioni premiano, invece, lavori editi o inediti realizzati dopo il 21 febbraio 2018:
Investigative Long (riservata ai lungometraggi d’inchiesta 90 minuti), Investigative Medium (per inchieste video fino a 27 minuti), Reportage Long (per video reportage fino a 90 minuti), Reportage Medium (lunghezza fino a 27 minuti), Short (per lavori giornalistici brevi) e Masters(per documentari di taglio cinematografico). Per queste il premio è di 1.500 euro (1.000 per la sezione Short).
Il termine per l’iscrizione delle opere ai “Dig Awards” è il 15 febbraio 2019 alle 12. Per i progetti d’inchiesta della sezione “Dig Pitch” la scadenza è il 15 marzo alle 12.
A valutare le opere, una giuria internazionale presieduta da Naomi Klein, giornalista e autrice conosciuta in tutto il mondo, i cui libri sono diventati best-seller e sono stati tradotti in 35 lingue. Attualmente corrispondente per The Intercept, Klein collabora anche con New York Times, New Yorker, The Guardiane Le Monde. Insieme a lei si uniscono al team quattro nuovi giurati: Kim Longinotto, documentarista autrice di numerosi film e vincitrice di due premi a Cannes, Charlie Phillips, fondatore e direttore della divisione Documentari del Guardian, Avi Lewis, pluripremiato documentarista, giornalista e attivista, nonché professore di Giornalismo e Media presso la Rutgers University del New Jersey e Jean-Philippe Ceppi, managing producer di ‘Temps Présent”, storico magazine della Tv svizzera Rts, e autore di oltre 20 documentari.
Si confermano, invece, in giuria anche quest’anno Claudine Blais, giornalista che ha lavorato come produttrice per numerosi programmi canadesi di informazione e di inchiesta, Alexandre Brachet, fondatore e Ceo della società di produzione video Upian, Riccardo Chiattelli, direttore di laeffe, Nils Hanson, giornalista di punta della tv svedese SVT, Marco Nassivera, direttore dell’informazione per l’emittente franco-tedesca Arte, Alberto Nerazzini, giornalista freelance già a Report e Anno Zero, Juliana Ruhfus, senior reporter del programma di Al Jazeera “English People & Power” e Jeremy Scahill, reporter e corrispondente di guerra statunitense, cofondatore di The Intercept, testata nata per indagare sulle rivelazioni di Edward Snowden e impegnata in inchieste di rilevanza internazionale.
I vincitori dei “Dig Awards” saranno proclamati sabato 1 giugno 2019 durante una cerimonia nel corso di “Dig Festival” a Riccione. Per ulteriori informazioni e candidare il proprio video basta andare sul sito di “Dig Festival” e “Dig Awards”: https://www.dig-awards.org/it/ . (giornalistitalia.it)

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