È stato anche giudice popolare nei processi di mafia a Napoli. Indagano i carabinieri

Danneggiata l’auto del giornalista Angelo Covino

CarabinieriMARANO (Napoli) – Danni allo sportello del lato guida e alla carrozzeria: ad essere presa di mira, l’altra notte a Marano, l’auto del giornalista Angelo Covino. È stato lui stesso a darne notizia, presentando formale denuncia ai carabinieri della stazione di Calvizzano.
L’automobile del giornalista, una Ford Nuova, era parcheggiata in via Piave e “non è la prima volta – ha detto Covino ai carabinieri e ai colleghi della stampa – che sono preso di mira. Diversi anni fa mi hanno rubato una moto proprio nello stesso posto. Anche in quella occasione ho sporto regolare denuncia. Non sono portato a forme di spettacolarizzazione e non a caso dei precedenti atti vandalici e minacce ricevute in passato, per qualche articolo, non ho dato notizia alcuna. Oggi avverto, però, la necessità di rendere noto l’accaduto anche come forma di autotutela”.
Angelo Covino, 48 anni, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine della Campania dal 16 maggio 2005, è anche segretario dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia della sezione di Marano e in questa veste ha organizzato iniziative a favore della legalità sul territorio, tra cui la presentazione del libro “Mafie” di Giovanni Conzo e Giuseppe Crimaldi e de “Il Caso Siani non è Chiuso” di Roberto Paolo. È stato, inoltre, giudice popolare presso la Corte di Assise di Appello di Napoli, nei processi di mafia e, precedentemente, cancelliere presso la sezione Penale del Tribunale di Napoli.
Sul danneggiamento dell’automobile “ad opera di ignoti” indagano i carabinieri della stazione di Calvizzano, con l’auspicio “che si faccia luce sulla vicenda – incalza Covino – e che i rilievi effettuati dal Reparto Investigativo della Compagnia Carabinieri di Giugliano diano un volto e un nome agli ignoti”.

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