Giornalista e storico, aveva 75 anni. Da 20 anni collaborava con la Gazzetta di Parma

Addio ad Umberto Spaggiari: raccontava l’Emilia

Umberto Spaggiari

Umberto Spaggiari

REGGIO EMILIA – Lutto nel giornalismo parmense: è morto, a 75 anni, il giornalista Umberto Spaggiari, da vent’anni collaboratore della Gazzetta di Parma. Giornalista dal 1976, Spaggiari era nato il 15 agosto del 1941 a Taneto di Gattatico e viveva a Sant’Ilario d’Enza. Nell’ultimo anno aveva combattuto contro la malattia: era in cura la centro oncologico di Reggio Emilia.
Non aveva mai smesso di scrivere, Umberto, da quando, negli anni ’60-70, come dipendente della Democrazia Cristiana e braccio destro dell’allora segretario Paride Bondavalli, raccontano i colleghi nelle cronache locali, divenne direttore del periodico Dc Reggio, oltre a collaborare con La Libertà di Piacenza. Per la Dc, in quegli anni, ha svolto anche il ruolo di consigliere nell’amministrazione comunale di Gattatico.
Diventato dipendente del Comune di Reggio Emilia sotto la giunta di Ugo Benassi, si è, quindi, occupato dell’ufficio stampa per un breve periodo, poi dell’ufficio Turismo, per andare in pensione durante la giunta di Antonella Spaggiari a fine anni ’90. In contemporanea collaborava con Il Resto del Carlino di Reggio Emilia. Da pensionato, Umberto si è dedicato a tempo pieno al giornalismo: per quasi vent’anni è stato corrispondente della Gazzetta di Parma. Era anche uno storico, Umberto Spaggiari, che amava raccontare la storia della sua terra. Lascia la moglie Mara e i figli Federico, Anna Lisa e Elisabetta.
Questa sera, lunedì 28 novembre, alle 20.30, sarà recitato il rosario nella chiesa parrocchiale di Taneto, mentre il funerale si terrà domani, martedì 29 novembre, partendo alle 10 dalle Sale del Commiato della Manghi & Mantovani a Calerno (Villaggio Bellarosa) per la chiesa di Taneto.

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