Iniziativa unitaria per superare il blocco della contrattazione e salvaguardare il settore

Uffici stampa pubblici: tutti in piazza l’8 novembre

sindacatiFnsiROMA – La Federazione Nazionale della Stampa Italiana invita i colleghi che lavorano nelle strutture dedicate all’informazione delle Pubbliche Amministrazioni ad aderire all’iniziativa unitaria di tutti i sindacati confederali, in programma sabato 8 novembre a Roma, per il superamento del blocco della contrattazione, il rispetto dei diritti dei lavoratori e per la salvaguardia del settore pubblico.
E’ la prima volta che un così largo schieramento sindacale manifesta a difesa di un settore fondamentale per il Paese. Un comparto nel quale i lavoratori, e tra di loro migliaia di giornalisti addetti agli uffici stampa, hanno subito le conseguenze di cinque anni di tagli lineari, di blocco delle retribuzioni e del turn-over, il tutto accompagnato dall’utilizzo di tantissimi precari senza certezze per il futuro e tutele per il presente.
Nel 2013 i giornalisti inquadrati nel contratto del pubblico impiego – la maggioranza tra coloro che lavorano nell’Amministrazione pubblica – subivano, cumulando gli effetti dal 2010, un taglio del 10.50% in busta paga. Quelli ai quali è stato riconosciuto il contratto giornalistico (prevalentemente nelle Regioni) avevano patito una perdita media di 180 euro al mese, destinata a crescere negli anni successivi.
Al danno economico si aggiunge uno svilimento professionale che colpisce i giornalisti quanto gli altri lavoratori del pubblico impiego, fatti oggetto di una campagna dissennata di denigrazione.
Accanto a ciò, il proliferare dei rapporti di lavoro a tempo determinato, del precariato assoluto attraverso l’uso distorto e massivo delle collaborazioni coordinate e continuative utilizzate come si trattasse di veri e propri rapporti di dipendenza. A tutto questo si sono aggiunti anche i bandi per incarichi professionali al massimo ribasso con il risultato di ridurre ulteriormente il trattamento economico diretto dei colleghi, già con un rapporto precario, e la loro capacità di versamento previdenziale autonomo (peraltro obbligatorio per legge).
In più, non pochi colleghi precari hanno perso il lavoro per la scelta di molte Amministrazioni di rinunciare al dovere di informare sulla propria attività privando i cittadini del diritto di essere informati.
Per queste e per altre ragioni ancora (come il continuo e pericoloso indebolimento della capacità dello Stato, attraverso le sue articolazioni, di rispondere alle esigenze dei cittadini) la Fnsi ritiene che, al di là delle differenze di ruolo e funzione e di appartenenza sindacale, sia necessario un momento di protesta e proposta unitaria per ridare dignità e capacità di risposta ai problemi da parte della Pubblica amministrazione. L’iniziativa unitaria di sabato 8 va in questa direzione e per tale ragione è da noi apprezzata e sostenuta.

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