Le migliori inchieste: Pino Masciari, la Neet generation, i farmaci, la guerra in Siria

Tutti i vincitori del Premio Ilaria Alpi 2014

Ilaria Alpi

Ilaria Alpi

RICCIONE (Rimini) – La Neet Generation, ovvero la generazione dei giovani che non studiano e non lavorano, i farmaci, la storia dell’imprenditore Pino Masciari e della sua lotta alla ‘ndrangheta, la guerra in Siria: questi i temi al centro delle inchieste vincitrici della XX edizione del Premio Ilaria Alpi, il concorso di giornalismo televisivo dedicato all’inviata Rai uccisa in Somalia nel 1994 insieme al cineoperatore Miran Hrovatin. 20 anni senza Ilaria, uccisa perché, da brava e scrupolosa giornalista, inseguiva – e raccontava – verità scomode: “Dai primi documenti desecretati emerge con chiarezza la pista dei traffici tossici, ma qualcuno ha avuto interesse a coprirla”, ha ricordato Mariangela Gritta Grainer, presidente dell’associazione Ilaria Alpi.
Ancora una volta, in sua memoria, la giuria presieduta da Luca Ajroldi ha premiato i servizi e le inchieste di giornalisti in prima linea.
Il premio per la miglior inchiesta televisiva italiana (sotto i 15 minuti) va a Elena Redaelli, “Con gli occhi della Neet Generation”, Lucignolo 2.0, Italia Uno, Mediaset; quello sopra i 15 minuti è andato a Francesca Nava di Piazza Pulita, La7, per “Occhio al farmaco”.
La miglior inchiesta tv internazionale è di Edouard Perrin, “Underhand tactics: The Untaxable”, TVE, Spieghel TV, France 2.
L’“IA Doc Rai”, premio di Rai3 e Rainews per reportage e inchieste giornalistiche inedite, è andato a Alessandro Marinelli per “Pino Masciari, storia di un imprenditore calabrese”, che ripercorre il costo pagato per la propria lotta alle mafie e le carenze delle istituzioni.
Poi, due menzioni (Miran Hrovatin per la fotografia e della Giuria internazionale) a Marcel Mettelsiefen, Arte, per “Syrie, la vie obstinement”. E menzione speciale per il servizio Tg a Valerio Cataldi, Esclusiva Tg2 Rai, per “Docce antiscabbia”.
A Italo Moretti il Premio Ilaria Alpi alla carriera; il premio della critica va a Sandro Ruotolo e Dina Lauricella, il premio speciale UniCredit alla giornalista e scrittrice congolese Solange Lusiku Nsimire, il premio Coop Ambiente ad Antonio Condorelli.

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