Il segretario generale della Cisal e consigliere nazionale Fnsi, Franco Cavallaro

“Tessere? Renzi pensi a contare quelle del Pd”

Francesco Cavallaro

Matteo Renzi

Matteo Renzi

ROMA – “Il Mezzogiorno d’Italia, come conferma il rapporto Svimez, è a rischio sottosviluppo permanente. Il tasso di disoccupazione, registra l’Istat, è ai massimi storici, con punte drammatiche di oltre il 44% per i giovani tra i 15 e i 24 anni. L’aumento del debito pubblico, il più pesante in Europa dopo quello della Grecia, secondo l’Eurostat è in pesante aumento, superato solo da quello del Belgio”. Francesco Cavallaro, segretario generale della Cisal e consigliere nazionale Fnsi rinfresca la memoria al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, rammentando che per la Corte dei Conti “l’economia dei Comuni italiani tra tagli e tasse ha toccato livelli insostenibili”. Insomma devastanti “effetti concreti dell’attuale Governo, certificati a ogni livello”.
Insomma, “le riforme annunciate – lavoro, scuola, Senato, Pubblica Amministrazione, Rai, che a sentire Renzi hanno sbloccato l’Italia –, i pretesi interventi sulla spesa pubblica, i fantomatici 50 miliardi di tasse in meno e gli stessi sterili attacchi ai sindacati, lanciati a scopo puramente elettorale”, a giudizio di Francesco Cavallaro “si rivelano giorno dopo giorno chiacchiere inutili, davanti a un Paese allo stremo. Con le teorie, quelle di Renzi in particolare, non si mangia, non ci si cura, non si pagano gli studi. Non si soddisfano, insomma, neppure le più basilari esigenze dei cittadini”.
“Sulla conta delle tessere, il Premier dovrebbe iniziare a preoccuparsi di quelle del suo partito!”, conclude Francesco Cavallaro evidenziando “l’ostinata inconcludenza dell’azione del Governo a fronte del declino del Paese”.

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