Dopo “l’inchino”, il direttore dell’Ora della Calabria scrive ai vescovi della Calabria

Un Rosario ad Oppido contro la barbarie

Mons. Salvatore Nunnari e Luciano Regolo nella redazione de “l’Ora” occupata dai giornalisti

Mons. Salvatore Nunnari e Luciano Regolo durante l’occupazione dell’Ora

OPPIDO MAMERTINA (Reggio Calabria) – Vescovi di Calabria, l’episodio di Oppido Mamertina può e deve diventare un punto di svolta per evitare che, in futuro, si ripetano barbariche strumentalizzazioni della fede e della religione.
Convinto di questo, sapendo che presto vi riunirete per discutere di quanto è accaduto e concordare un’azione congiunta, vi rivolgo umilmente, da uno dei tanti credenti di questa regione, una proposta.
Perché tutti insieme non presiedete un Rosario collettivo in processione per le vie, proprio di Oppido Mamertina, per chiedere alla Santissima Madonna delle Grazie di liberare la Calabria dal giogo orrendo e malvagio della ’ndrangheta, da tutti gli abusi, le menzogne e le violenze che essa continua a perpetrare, dalla paura e dall’omertà che ne fortificano il potere?
Sono sicuro che i cattolici di Oppido Mamertina vi parteciperebbero in massa, accompagnati da tanti altri calabresi che arriverebbero dalle altre diocesi. La chiesa, composta dal clero ma anche da tutto il popolo dei credenti, darebbe così una risposta silenziosa eppure ferma, un esempio concreto di quale debba essere l’unico atteggiamento possibile di ogni vero fedele verso le ’ndrine, le zone grigie e ogni forma di criminalità organizzata: la preghiera, la speranza in Dio e in Sua Madre dispensatrice di grazie perché ci liberi da questo cancro e risvegli le coscienze di chiunque, anche di chi, solo con l’omertà, non vi si oppone.

Luciano Regolo
direttore dell’Ora della Calabria

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