“Bisogna guardare avanti e garantire un servizio pubblico efficiente e plurale”

Rai, Siddi: “Programmi e pubblicità di qualità”

Franco Siddi

Franco Siddi, componente del Cda Rai

ROMA – “Ad ogni legislatura ognuno vuole cambiare la Rai. Questo accade ogni 10-15 anni e a farlo sono state, fin qui, le maggioranze”. È quanto ha detto Franco Siddi, componente del Cda di viale Mazzini, intervenendo oggi al convegno “Microfoni @perti” a Palazzo Giustiniani.
Siddi, interpellato sulla riforma, ha sottolineato che “la dialettica sulla ‘legge sì, legge no’ è superata dal dibattito e dal voto parlamentare e quest’ultima riforma non uccide il pluralismo Rai”.
“Da consigliere devo stare nella legge – ha rimarcato Siddi – perché sia garantito un servizio pubblico efficiente, plurale. Oggi bisogna guardare avanti e pensare di più a cosa fare in termini di rinnovamento, di programma editoriale. I lavori sono in corso con spirito democratico e di partecipazione, per impulso e iniziativa del direttore generale”.
Elenco alla mano delle cose da fare: “avvio del processo di trasformazione in media company; avvio del coordinamento editoriale; la Rai primo produttore europeo a fare un accordo con Netflix; le nuove linee per una pubblicità di qualità e senza sconti eccessivi guardando invece alla qualità dei programmi nella previsione di una programmazione per i minori che sia senza spot”.
Infine, un monito alla concorrenza: “Vorrei ricordare a Cairo – ha affermato il consigliere di viale Mazzini – che in Italia c’è il canone più basso d’Europa, in Germania è tre volte più alto”.
“Quanto alla pubblicità – ha aggiunto – la nuova Rai ha dato un’indicazione precisa e di svolta: programmi di qualità e pubblicità di qualità, ripeto senza sconti eccessivi”. (giornalistitalia.it)

RIFORMA RAI: “IL CDA APPROVA LE MODIFICHE ALLEO STATUTO”

Il Cda della Rai ha approvato a maggioranza le modifiche allo Statuto legate all’entrata in vigore della legge di riforma della governance del servizio pubblico. A votare contro sono stati i consiglieri Freccero, Diaconale e Mazzuca. Le modifiche, come previsto dalla legge stessa di riforma, dovranno essere ora approvate dall’assemblea degli azionisti, convocata per il 3 febbraio.
A quanto si apprende, nel corso dei lavori presieduti da Monica Maggioni e a cui ha preso parte anche il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, a parere di Carlo Freccero la legge di riforma così come è stata approvata annulla il pluralismo.
A sua volta Franco Siddi ha sostenuto che si lavora in base alla legge di cui si dispone, puntando ad ammimistrare al meglio per garantire gli obblighi che la legge stessa fissa, in particolare sul pluralismo e la valorizzazione del patrimonio aziendale.
Arturo Diaconale ha parlato invece di spoil system, nentre ancora Freccero ha rilevato che d’ora in poi saranno governo e Camera a decidere, tutto farà capo alla politica e si rischia di averr un servizio pubblico ridotto a organo di propaganda. Il direttore generale ha successivamente illustrato le linee guida del Piano industriale per il triennio 2016-18 indicando come principale obiettivo dei prossimi anni la piena realizzazione del ruolo nel Paese di “servizio pubblico universale”.
Informazione completa e pluralista, racconto della realtà e dei territori, sostegno all’istruzione e all’alfabetizzazione digitale, promozione dell’immagine dell’Italia all’estero: questi alcuni dei pilastri da cui si svilupperà la realizzazione del piano industriale con cui procedere a un profondo rinnovamento editoriale completando al contempo – ha sottolineato – la trasformazione della Rai da broadcaster tradizionale a Digital media company. Il Cda ha poi approvato il Piano triennale di prevenzione della Corruzione 2016-18 presentato dal responsabile Gianfranco Cariola che, secondo la normativa, sarà pubblicato sul sito internet di Rai entro il 31 gennaio.
Il Cda ha anche votato, in sostituzione dei dimissionari Costanza Esclapon e Salvatore Lo Giudice, la designazione di nuovi consiglieri di amministrazione nell’ambito degli organi sociali delle società controllate in cui erano inseriti.
In particolare: Giampaolo Tagliavia, che è a capo della nuova direzione digital Rai, assumerà anche la presidenza di RaiCom ed entrerà nel Cda di Auditel, mentre Cinzia Squadrone, che già si occupa di marketing, farà parte del Consiglio di Rai Cinema.
Inoltre Nicola Claudio entra nel Cda di Rai Way. È stata infine deliberata la nomina di Massimo Cappelli a dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili. (Agi)

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