Sul nuovo canale si potranno riascoltare programmi musicali e giornali radio d’epoca

Rai: al Prix Italia debutta Radio6Teca

Sergio Zavoli nel suo programma “Clausura” su Radio Rai (foto archivio Rai)

Sergio Zavoli presenta in radio il suo documentario “Clausura”. Era il 1958 (foto archivio Rai).

TORINO – “Vogliamo parlare ad un pubblico ‘avanzato’, che usa le nuove tecnologie”. Così Nicola Sinisi, direttore di Radio Rai, ha presentato al Prix Italia il debutto di Radio6Teca, il canale che ripropone al pubblico, in forma originale, programmi non solo musicali e giornali radio d’epoca che fanno parte dell’archivio di Radio Rai e che hanno fatto la storia dell’emittente.
“Vogliamo recuperare storia e tradizioni – ha aggiunto Sinisi – abbracciare un pubblico giovane in grado di assimilare il passato per costruire il proprio futuro. La nostra non è una “operazione nostalgia”, ma di conoscenza. Ed è per questo che abbiamo scelto la piattaforma del web e quella del Dab+. Radio6Teca rappresenta il proseguimento di una strada intrapresa qualche mese fa quando, ad inizio estate, abbiamo proposto al pubblico Radio8Opera, l’unico tentativo al mondo in questo segmento importante quanto difficile. E i risultati, ad oggi, ci danno ragione visto che abbiamo moltiplicato di due volte e mezza le visualizzazioni rispetto al passato”.
La direttrice di Rai Teche, Maria Pia Ammirati, ha aggiunto: “Il principio è che se la televisione lavora con la radio produce straordinarietà. Questa è un’operazione interessante da qualsiasi lato la si guardi. Radio e televisione rappresentano la memoria documentata del nostro Paese, a partire dagli inizi del Novecento. In archivio abbiamo oltre 3 milioni di ore di prodotto tra radio, tv e fotografie e i numeri crescono ogni anno. Un solo canale radiofonico, in 365 giorni, produce almeno 9.000 ore di registrazioni. Un bagaglio di dimensioni immense da sfruttare in profondità perché unico ed esclusivo. Ecco perché la collaborazione con la direzione della Radiofonia Rai è un nuovo passo, importante”.

RADIO6TECA: DA “MORANDISSIMO” AI GR DEL 1977

“Morandissimo”, “Mezzogiorno con”, “Gran Varietà” e “Alle otto della sera”: grandi classici che – insieme ad altri – rivivono con Rai Radio6Teca, il canale dedicato su web e Dab+. Il canale – attivo da  ieri, 21 settembre, in stretta collaborazione con la direzione di Rai Teche – ripropone al pubblico programmi, non solo musicali, e giornali radio d’epoca che fanno parte dell’archivio di Radio Rai e che hanno fatto la storia dell’emittente, presentati nella loro forma originale, accompagnati da una scheda introduttiva che ne identifica la provenienza storica aggiungendone dettagli e curiosità sul programma o sul ciclo proposto, con particolare attenzione a ricorrenze e anniversari.
Molte le innovazioni in palinsesto e tra queste il “sound” della rete, caratterizzato da jingle realizzati rielaborando e mixando le vecchie sigle di Radio Rai.
Gli ascoltatori potranno riascoltare i Giornali Radio del passato (ogni giorno alle ore 10 e alle 18) iniziando dai Gr con le notizie a partire dal 1977. Tra presente e passato anche “Musica Doc” che accompagnerà gli eventi e le uscite discografiche di oggi.
Si inizierà con “Morandissimo” (1969), in onda da ieri, alle ore 12 e alle 22: uno degli esempi più lampanti di quella Radio che nasce e cresce mettendosi a servizio degli artisti e cantanti. Gianni Morandi lo chiamava anche “Mazzolettissimo” per la presenza in studio (indispensabile il più delle volte in questi programmi) dell’esperto di musica (e radiofonico per eccellenza) Adriano Mazzoletti che concepì un programma domenicale per l’amatissimo artista di Monghidoro.
“Gianni Morandi Story”, un brano a settimana di musica classica, le lettere degli ascoltatori e delle vere chicche come l’intervista a Celentano prima di salire sul palco per un concerto di beneficienza o la genovese “Ma se ghe penso” e la romanissima “Società dei magnaccioni” – improvvisata in studio – sono alcuni degli elementi semplici ma vitali per il programma.
Il tour Morandi-Baglioni sarà il primo spunto per recuperare i punti cardinali della Musica Doc della Radio. Non potrà quindi mancare Claudio Baglioni in conduzione in “Mezzogiorno con” (alle ore 9 e alle 15).
Dagli archivi di Radio Rai e Rai Teche, digitalizzati, verranno proposti al pubblico diversi contenuti esclusivi come “Radiornella” (dedicato alla Vanoni) in onda nel 1977 e “Il primo e l’ultimo”, classe 1970, con un Adriano Celentano modernissimo nel suo “esperimento radiofonico”.
La parte DOC della Musica in radio (intesa come documenti) attingerà a “piene cuffie” dai programmi musicali storici come “Gran Varietà”, “Le Stanze”, “Ring”, “Professione Cantante” che negli anni hanno raccontato e delineato il profilo umano e artistico dei più amati musicisti e cantanti del nostro tempo. Non mancherà, poi, lo spazio che Rai Radio6 Teca dedicherà ad alcuni classici della radiofonia italiana come “Alle otto della sera”, lo storico “3131”, e “Ad alta voce”.
Rai Radio6Teca collaborerà anche con le sedi regionali della Rai, una assoluta novità nel panorama radiofonico italiano, e il primo passo sarà fatto con la Sardegna. Isola Nera, questo il titolo del programma che verrà riproposto in 19 puntate (alle ore 16 e alle 23), ricostruirà alcuni casi storici di cronaca nera tra il 1830 e il 1965, con una puntata dedicata al rapimento di Fabrizio De Andrè.
Nel mese di novembre, invece, a 40 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini Radio 6 Teca offrirà una programmazione speciale con le voci del poeta trasmesse da Radio Rai: oltre 40 ore di contenuti speciali ed inediti.
Rai Radio6 Teca si può ascoltare, come gli altri canali web, anche sulla radio digitale Dab+ e per la copertura del segnale si può consultare il sito www.raiway.rai.it. Tutti i programmi di Radio 6 Teca – comunica la Rai –  saranno disponibili in streaming e in podcast sul sito www.radio6teca.rai.it e sull’app di Radio Rai.

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