Borsa di studio di 3mila euro per rendere omaggio al giornalista della Reuters

Premio Landucci per chi studia giornalismo

Roberto Landucci

Roberto Landucci

ROMA – Una borsa di studio di 3mila euro rivolta ai giovani allievi delle scuole di giornalismo italiane per ricordare e rendere omaggio a Roberto Landucci, stimato giornalista dell’agenzia di stampa “Reuters”, scomparso tragicamente in un incidente in montagna nell’estate del 2015, quando non aveva ancora compiuto 50 anni.
Il premio è stato deciso dal Consiglio direttivo dell’Associazione della Stampa Parlamentare e oltre alla borsa di studio prevede anche la possibilità di svolgere uno stage di 3 mesi nella redazione romana dell’agenzia “Reuters” con l’opportunità di seguire l’attività del Parlamento e del Governo.
L’iniziativa è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio alla presenza della moglie Anna Bredice, giornalista di Radio Popolare, dei figli Giulia e Martino, della sorella di Roberto e di altri familiari. Numerosi i colleghi che hanno ricordato commossi Roberto che aveva cominciato a lavorare per il servizio italiano di “Reuters Italia” nel 2001 dopo esperienze al “Manifesto” e a “EuroNews” a Lione, ma che da anni – membro dell’Associazione Stampa Parlamentare – seguiva le vicende politiche frequentando Camera, Senato e Palazzo Chigi.
Stampa ParlamentareMarco Di Fonzo, segretario dell’Asp, ha spiegato: “Oggi è il giorno più bello da quando sono segretario Asp perché dedichiamo questa borsa di studio a Roberto, gli rendiamo omaggio”. E lo ha ricordato così, con quel “sorriso che mi ha accolto, insieme a quello di Anna; un sorriso schietto e aperto, ma anche schivo, mai ruffiano, mai superbo… E queste sono qualità non banali in certi contesti”. Quindi, ha proseguito: “Della sua professione ricordo lo scrupolo e la passione, il valore civile che aveva della notizia. In questo periodo si parla di fatti alternativi e liste di proscrizione e io pensando a Roberto penso che c’è ancora spazio per un buon giornalismo, c’è un grande futuro se si coltivano le grandi virtù come diceva Natalia Ginzburg: “Non il risparmio, ma la generosità e l’indifferenza al denaro; non la prudenza, ma il coraggio e lo sprezzo del pericolo; non l’astuzia, ma la schiettezza e l’amore della verità; non la diplomazia, ma l’amore al prossimo e l’abnegazione; non il desiderio del successo, ma il desiderio di essere e di sapere. Queste virtù Roberto le aveva”.
Giselda Vagnoni, responsabile di “Reuters Italia”, ha spiegato che “far fare uno stage ai giovani è per noi un onore. È un’iniziativa giusta e non vediamo l’ora di accoglierli”. Poi ha raccontato dei suoi rapporti personali con Roberto: “Nella redazione di Roma lui era il milanese e io la terrona… A lui riconoscevo grande qualità, come l’ironia che è fondamentale anche per avere il giusto distacco nel fare questo lavoro, per avere un approccio più obiettivo. E lui l’aveva. Roberto – ha proseguito – era uomo di poche parole e aveva un grande rispetto per il coraggio. Ecco – ha concluso rivolgendosi alla moglie Anna e ai figli Giulia e Martino – vorrei che questo fosse uno dei messaggi che resti anche a voi, di affrontare la vita con coraggio”.
Ha preso la parola anche la moglie Anna Bredice: “Le parole che avete usato lo rappresentano bene, da un punto di vista professionale e umano. Quella complicità sentimentale tra coppie che fanno lo stesso mestiere del giornalista sì, mi manca anche quello. Io spero che questa borsa di studio venga data a un giovane che voglia fare questo lavoro con grande qualità e passione e che voglia farlo continuando a studiare e ad approfondire così come faceva Roberto, che pensava pure ad una seconda laurea, non si fermava davanti a nulla…”. Certo, ha ammesso, “a Giulia e Martino questo non restituisce il papà ma è almeno un modo per continuare ad averlo in parte; in questo modo il papà continua ad esserci come quando li aiutava a fare i compiti”.
Anche Stefano Menichini, capo ufficio stampa alla Camera, ha ricordato Roberto Landucci quando “20 anni fa lavoravamo insieme al Manifesto”. Parole piene di commozione le sue che si sono concluse con quella che forse era la caratteristica saliente di Roberto: “Era una persona seria, un giornalista serio”. Il presidente dell’Asp, Sergio Amici, ha spiegato che alla borsa di studio intitolata a Roberto Landucci potranno concorrere solo i giornalisti praticanti allievi delle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine dei giornalisti e che il bando sarà diffuso in tutte le scuole presenti in Italia. Il premio di 3mila euro sarà consegnato nel corso di una manifestazione pubblica nel 2017 e lo stage presso la redazione romana dell’agenzia di stampa Reuters si svolgerà nel periodo settembre-novembre del 2017. Il termine per presentare la domanda è fissato al 12 maggio.
“È un premio per le scuole riconosciute dall’Ordine dei giornalisti – ha spiegato Amici – perché la professionalità e la bravura di Roberto possano essere una traccia e un orientamento per chi vuole seguire questa professione. Certo oggi non attraversiamo un periodo felice per il nostro mestiere ma speriamo che possa rinascere anche dal ricordo di Roberto, da questa iniziativa”. (agi)

 

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