Lo chiedono al Comune Asu, Gus e Odg Umbria dopo la denuncia di Giornalisti Italia

Cercasi giornalista a Norcia: “Bando da ritirare”

Donatella Binaglia, presidente Gus Umbria

Donatella Binaglia, presidente Gus Umbria

Comune di NorciaPERUGIA – Una denuncia, quella fatta dal nostro giornale (https://www.giornalistitalia.it/comune-cerca-giornalista-disposto-a-rimetterci/) sull’avviso a dir poco originale evaso dal Comune di Norcia alla ricerca di un addetto stampa, che ha evidentemente colto nel giusto. Mentre, stando al bando ufficiale, la scadenza dello stesso è fissata ad oggi, lunedì 1 agosto, ad intervenire pesantemente sulla procedura sono l’Associazione della Stampa e il Gruppo Uffici Stampa dell’Umbria.
“Ancora una volta Asu e Gus – scrivono in una nota congiunta – prendono tristemente atto di un ‘maldestro’ tentativo di svilimento della categoria dei giornalisti. In data 21 luglio 2016, il Comune di Norcia (Area affari generali-servizi sociali – cultura) ha pubblicato un avviso di selezione per il conferimento di un incarico di addetto stampa con scadenza 1 agosto 2016, ovvero appena 10 giorni dopo. Tralasciando il fatto che si dia la possibilità di presentare la propria candidatura utilizzando appena 6 giorni lavorativi, ed entrando nel merito dei termini dell’avviso, Asu e Gus si trovano costretti, come già troppe volte verificatosi in Umbria, a intimare il ritiro immediato dell’avviso in oggetto”.
Come denunciato da Giornalisti Italia, infatti, “a fronte infatti di un compenso lordo di 5.000 euro (comprensivo di ogni onere previsto per legge) – proseguono Asu e Gus Umbria – si chiedono al futuro addetto stampa le seguenti prestazioni: ‘gestione dei rapporti degli organi di governo con gli organi di informazione; redazione, diffusione e archiviazione di note e comunicati stampa; rapporti con giornalisti e operatori di testate giornalistiche, radiofoniche via web e televisive; organizzazione di conferenze stampa; redazione di testi per il sito istituzionale del Comune; comunicazione di eventi istituzionali di interesse per l’Ente e la Comunità locale; partecipazione ad eventi anche in orario serale e festivo, in Italia e all’estero; comunicazione tramite social network ed avvio di un canale di web Tv dove effettuare lo storage di tutte le video clip delle attività istituzionali’”.
“A rendere ancora più assurdo questo avviso – incalzano il Sindacato giornalisti e il Gruppo Uffici Stampa dell’Umbria – la durata dell’incarico, la cui scadenza è fissata al 31 dicembre 2018, ovvero tra oltre due anni. In aggiunta il “predestinato” dovrà farsi carico di “tutti gli oneri e le spese inerenti l’accesso con mezzo proprio o con mezzo pubblico di trasporto, sia alla sede municipale che ai luoghi individuati per lo svolgimento degli incontri e delle manifestazioni cui l’addetto stampa deve partecipare”.
Asu e Gus dell’Umbria considerano, dunque, “questo bando pubblico lesivo ed offensivo della categoria che in Umbria è già in grave sofferenza, non solo per la crisi occupazionale in atto, ma anche per una diffusa mancanza di riconoscimento del valore della professione. L’atto di Norcia risulta ancora più grave in considerazione del fatto che è stato adottato da una Istituzione pubblica dalla quale ci si attenderebbe una maggiore tutela dei lavoratori. Chiediamo pertanto il ritiro dell’Avviso”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti della Toscana che, in una nota congiunta con l’Assostampa, denuncia che “non bisogna certo faticare nello scorgere nell’atto in questione un atteggiamento lesivo della dignità dei giornalisti. Siamo, purtroppo, a una retribuzione da elemosina, totalmente inadeguata non solo rispetto all’attività giornalistica ma anche in rapporto ad ogni altra forma di occupazione in genere. L’auspicio è che il Comune di Norcia provveda immediatamente a ritirare l’avviso di selezione, modificandone radicalmente i contenuti”.
Con l’occasione, l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria invita i propri iscritti, “pure in presenza di una perdurante crisi occupazionale, a non accettare proposte che sviliscono e mortificano il mestiere dell’informazione”.

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