Fabio Martini e Matteo Salvini bocciano il curatore della rubrica su la Repubblica

Bullismo, Michele Serra cade dall’Amaca

Michele Serra

Michele Serra

ROMA – «Nella sua “Amaca” su Repubblica Michele Serra, uno dei più proverbiali intellettuali di sinistra degli ultimi anni, scrive che le crescenti aggressioni di insegnanti da parte di studenti sono più frequenti negli istituti tecnici perché i ragazzi del popolo e i loro genitori sono più maleducati dei loro coetanei che frequentano i licei. Serra parte da un dato autentico: effettivamente negli istituti tecnici si verifica il maggior numero di queste intimidazioni. Ma a lui sembra interessare soprattutto “épater la gauche”, sbalordire e scandalizzare la sinistra, molto meno capire come stiano le cose».

Matteo Salvini

Matteo Salvini

Fabio Martini

Fabio Martini

Fabio Martini, cronista parlamentare del quotidiano La Stampa, allievo dello storico Paolo Spriano, già collaboratore della rivista “Mondoperaio”, la maturità classica l’ha conseguita al Liceo “Terenzio Mamiani” di Roma, ma non condivide affatto la stravagante tesi di Serra. Anzi, tutt’altro.
«A forza di martellare – da 20 anni – sul concetto che la scuola è soltanto un’anticamera del lavoro, – ricorda Martini – le famiglie disagiate sono diventate ipersensibili ai rallentamenti o agli insuccessi nel percorso scolastico e talora l’intolleranza diventa violenza fisica, ovviamente dando per scontato la correttezza e la civiltà di milioni di genitori di famiglie non borghesi. Ma questa interferenza verso la funzione educativa della scuola è fenomeno che coinvolge le famiglie di ogni ceto. Con una differenza: le élites esercitano una violenza invisibile, più sofisticata ma altrettanto eversiva di quella delle vie di fatto».

L’Amaca di ieri su la Repubblica

L’Amaca di ieri su la Repubblica

«I genitori “introdotti” – sottolinea il giornalista romano – intimidiscono i professori con le parole taglienti, i documenti nei consigli di classe, i sussurri ai presidi “amici”, il sollecito al trasferimento dei prof sgraditi. E poi, una volta superata la scuola, le elites proseguono con altre violenze invisibili: le raccomandazioni, le amicizie, le aderenze. Serra non se ne è accorto. Da qualche tempo anche la sinistra politica sembra decisamente distratta su questi temi».
In buona sostanza, evidenzia Fabio Martini, «Michele Serra sostiene che gli studenti “popolari” aggrediscono i professori perché sono più maleducati dei borghesi. Un classismo assolutorio verso le elites che spiega come mai la sinistra sia ai minimi storici».
E sul tema interviene anche il leader della Lega, Matteo Salvini, giornalista professionista diplomato al Liceo Classico “Alessandro Manzoni” di Milano. «Per alcuni “intellettuali” di sinistra – afferma Salvini su Twitter – i ragazzi che vanno agli Istituti Tecnici o Professionali, i figli del popolo e non dei ricchi, sono più violenti e ignoranti, più spesso fanno i bulli a scuola. Questo è vero razzismo, questa è vera ignoranza». (giornalistitalia.it)

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