Il Quirinale potrà contare su un uomo di altissimo livello professionale e morale

Gianfranco Astori portavoce di Sergio Mattarella

Gianfranco Astori

Gianfranco Astori

ROMA – L’uomo giusto al posto giusto. La notizia non è ancora ufficiale, ma se la scelta del nuovo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cadrà sul giornalista Gianfranco Astori, il Quirinale potrà contare su un comunicatore di altissimo livello professionale e morale. Insomma su una persona perbene a conferma del fatto che, nel nostro Paese, la meritocrazia non è considerata da tutti un optional. Una figura, quella di Astori, perfettamente in linea con il profilo etico del nuovo Capo dello Stato, del quale è stato già portavoce tra il 1999 e il 2000 al ministero della Difesa.
Un grande giornalista che non ha mai ostentato l’importanza del ruolo, ma è sempre stato al fianco dei colleghi  – di tutti i colleghi – prestando loro ascolto e fornendo risposte concrete, con l’umiltà che contraddistingue gli uomini migliori. Direttore dell’agenzia di stampa Asca fino alla fusione con TMNews, Astori è l’attuale vice presidente del Fondo di Previdenza Complementare dei Giornalisti Italiani.
Nato a Milano il 13 luglio 1948, è giornalista professionista iscritto all’Ordine del Piemonte dal 5 marzo 1980. La carriera di giornalista l’ha cominciata collaborando all’agenzia di stampa “Sport Informazioni” alla fine degli anni Sessanta. Ma è a Roma che la sua carriera professionale ha trovato il punto di svolta. Prima collaboratore di “Italiacronache”, del settimanale “La Discussione”, del quotidiano “Il Popolo”. Nel 1973 si trasferisce a Torino per curare la comunicazione del Consorzio delle cooperative agricole del Piemonte. Una parentesi, perché è Roma la città del suo destino. Nel 1976 è responsabile dell’ufficio stampa dell’Ipalmo (Istituto per le relazioni tra l’Italia e i Paesi dell’Africa, America Latina e Medio Oriente) e nel 1978 viene assunto all’Asca come praticante e, scalando tutti i gradini, arriva fino alla direzione responsabile dell’agenzia.
Ha, tra l’altro, diretto l’Ufficio per l’Italia del Parlamento europeo ed è stato consigliere per l’informazione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ed il ministero della Difesa.
E’ stato anche deputato della Democrazia Cristiana nella IX, X e XI legislatura della Camera, nei governi Goria, De Mita, Andreotti VI e Andreotti VII ricoprendo, in quest’ultimo, l’incarico di sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni culturali ed ambientali.
Ha indossato anche la fascia tricolore di sindaco di Rassa, nel 1970, è stato presidente del Consiglio di Valle-Valsesia, del Comprensorio di Borgosesia e assessore provinciale a Vercelli. Nel 1971-72 ha, inoltre, presieduto il Comitato organizzatore per la medaglia d’oro al valor militare alla Valsesia per attività partigiana.

Carlo Parisi

 

I commenti sono chiusi.