Michela A.G. Iaccarino per gli editi, Cecilia Dalla Negra e Christian Elia per gli inediti

Il Reportage, ecco i vincitori della prima edizione

Il ReportageROMA – Alla sua prima edizione, il Premio giornalistico “Il Reportage” destinato al miglior reportage 2016-2017 in lingua italiana è andato, nella sezione “Articoli editi”, a Michela A.G. Iaccarino – che si aggiudica la somma di 1000 euro – per l’articolo “Sono un broker di vite tra l’Egitto e l’Europa”, pubblicato su Il Fatto Quotidiano il 20 giugno 2016.
“Per aver saputo raccontare con uno stile originale e incisivo – si legge nella motivazione del premio assegnato alla giornalista – la vita controversa di un trafficante di migranti. Il reportage, estremamente chiaro e completo, dimostra poi la competenza e la capacità di analisi dell’autrice rispetto al complesso fenomeno della migrazione dai Paesi dell’Africa e del Medio Oriente verso l’Europa”.
Vincono, invece, il Premio Reportage di 500 euro per il miglior reportage nella sezione “Articoli inediti” Cecilia Dalla Negra e Christian Elia con “Walking the line”.
“Per la forza evocativa e metaforica – questa la motivazione per Dalla Negra ed Elia – di una parola che indaga la memoria di una terra martoriata come l’area Israelo-Palestinese. Il reportage diviene così geografia di un luogo, testimonianza e presenza, fornendo al lettore strumenti di analisi critica e una chiave di lettura approfondita della storia e del presente”.
La premiazione ufficiale, in presenza dei vincitori, avrà luogo nella serata di giovedì 14 settembre a Roma presso la sede di Officine Fotografiche Roma, in via Giuseppe Libetta, 1.
Un ringraziamento doveroso va alla nostra giuria: Stefano Citati (caporedattore esteri il Fatto Quotidiano), Riccardo De Gennaro (direttore il Reportage), Angelo Ferracuti (scrittore e giornalista), Andrea Gentile (direttore editoriale il Saggiatore), Gianni Perrelli (inviato l’Espresso), Giorgio Vasta (scrittore). (giornalistitalia.it)

“Sono un broker di vite tra l’Egitto e l’Europa”

Conosciuto al Distretto 6 Ottobre al Cairo, – quando le chiese dei copti bruciavano in tutto l’Egitto e la minoranza cristiana cercava vie di fuga -, C. si occupava solo di falsificare documenti. Stava per iniziare la presidenza di al Sisi. Negli anni successivi C. è diventato una voce su whatzzapp e, mentre la migrazione cambiava, lo faceva anche il suo ruolo nel business delle partenze.
Prima di ritirarsi con profitto dal traffico, ha cercato di scambiare le informazioni ricavate in questi anni per un passaporto europeo e una nuova esistenza. Non ci è riuscito. A differenza di molti migranti, non ha abbandonato le sponde egiziane.

Michela A. G. Iaccarino

“Walking the line”

Walking the Line è un progetto di giornalismo narrativo che racconterà – nell’arco di un anno – il confine che non c’è. A cinquanta anni dalla Guerra dei Sei Giorni, due giornalisti e un fotografo ripercorrono a piedi la Linea Verde, il confine che la comunità internazionale poneva come base della futura pace tra Israele e Palestina. Non è andata così; lungo quella linea si intrecciano il passato e il presente, senza traccia di futuro.
Un viaggio, una mappa interattiva, incontri e interviste per capire quanto l’idea stessa di confine definito sia stata inglobata dalla storia.

Cecilia Dalla Negra e Christian Elia

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