“Non un giornalismo buonista, ma ostile alle falsità e agli slogan roboanti”

Il Papa: “Ci vuole un giornalismo di pace”

Papa Francesco

Papa Francesco

CITTA’ DEL VATICANO (Vaticano) – «Promuovere un giornalismo di pace, non intendendo con questa espressione un giornalismo “buonista”, che neghi l’esistenza di problemi gravi e assuma toni sdolcinati», ma, al contrario, «un giornalismo senza infingimenti, ostile alle falsità, a slogan ad effetto e a dichiarazioni roboanti». È l’invito del Papa nel messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che ricorre oggi, 24 gennaio.
«Un giornalismo fatto da persone per le persone, e che si comprende come servizio a tutte le persone, specialmente a quelle – sono al mondo la maggioranza – che non hanno voce; un giornalismo che non bruci le notizie, ma che si impegni nella ricerca delle cause reali dei conflitti, per favorirne la comprensione dalle radici e il superamento attraverso l’avviamento di processi virtuosi; un giornalismo impegnato a indicare soluzioni alternative alle escalation del clamore e della violenza verbale».
Bergoglio non si è limitato a lanciare questo messaggio rivolto a quanti hanno scelto come propria “missione” il giornalismo, ma ha voluto approfondire la questione dal punto di vista etico, toccando temi tra i più discussi: «In gioco, infatti, c’è la nostra bramosia. Le fake news – scrive Papa Francesco nel suo messaggio – diventano spesso virali, ovvero si diffondono in modo veloce e difficilmente arginabile, non a causa della logica di condivisione che caratterizza i social media, quanto piuttosto per la loro presa sulla bramosia insaziabile che facilmente si accende nell’essere umano. Le stesse motivazioni economiche e opportunistiche della disinformazione hanno la loro radice nella sete di potere, avere e godere, che in ultima analisi ci rende vittime di un imbroglio molto più tragico di ogni sua singola manifestazione: quello del male, che si muove di falsità in falsità per rubarci la libertà del cuore».
«Ecco perché educare alla verità significa educare a discernere, – prosegue il pontefice – a valutare e ponderare i desideri e le inclinazioni che si muovono dentro di noi, per non trovarci privi di bene “abboccando” ad ogni tentazione». (giornalistitalia.it)

LEGGI IL MESSAGGO DI PAPA FRANCESCO PER LA 52^ GIORNATA DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI:
 «La verità vi farà liberi (Gv 8,32). Fake news e giornalismo di pace»

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