Donatella Gimigliano conquista Roma con il gran galà del decennale dedicato alle donne

Women for Women: da una ferita la speranza

Donatella Gimigliano con Carolyn Smith

ROMA – «Ho ricevuto una diagnosi di cancro al seno dopo aver perso già mia sorella. Era il 2012. Dopo di me si è ammalata mia mamma, che non è sopravvissuta e successivamente anche mia sorella più piccola, che per fortuna sta bene, ma ha avuto una recidiva. La fiammella si è accesa quando ho partecipato al cortometraggio Segni, come testimonial per il Policlinico Gemelli. Si parlava delle cicatrici che questa esperienza lascia nelle donne. Parallelamente mi occupavo anche di donne vittime di violenza: seguivo e seguo tuttora l’associazione Salvamamme».
Ha un’anima tutta calabrese Women for Women against Violence – Camomilla Award, è quella della giornalista Donatella Gimigliano, ideatrice autrice e straordinaria padrona di casa di un evento che porta in TV e racconta due delle battaglie cruciali per la vita delle donne, la violenza di genere e il tumore al seno, e che quest’anno ha scelto il cuore dell’Eur, Spazio 900, per festeggiare un compleanno importante, 10 Years Celebration Gala.

Carolyn Smith, Arianna Ciampoli e Rosanna Banfi

In prima fila nomi eccellenti di mamma Rai, da Antonio Marano (consigliere di amministrazione) a Stefano Coletta (direttore Coordinamento Generi), a Federico Zurzolo (direttore RaiNews24), dalle giornaliste e conduttrici Benedetta Rinaldi, Emma D’Aquino, Adriana Pillitteri, alle testimonial di programmi famosi di Rai Uno come Rosanna Banfi e Carolyn Smith, da Arianna Ciampoli a Beppe Convertini, bravissimi davvero, che hanno condotto la serata con la regia di Antonio Centomani.

Arianna Ciampoli e Beppe Convertini, Lucia Nardelli e Ilaria Capponi, Carolina Marconi e Alessandro Tulli

«Questo Gala del decennale – sottolinea Donatella Gimigliano, calabrese doc, presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas e anima onnicomprensiva di questo progetto – non è soltanto un anniversario, ma la conferma che insieme possiamo trasformare il dolore in forza, l’esperienza individuale in aiuto collettivo, l’arte e la cultura in strumenti di speranza.

Patrizia Mirigliani

In un mondo dove solo le parole spesso non bastano, il cinema e la musica si fanno voce, ponte e speranza, per questo motivo nel 2024 sono nati i “Women for Women against Violence – Camomilla Cinema & Music Award”, che sono un tributo a quegli artisti e autori che, attraverso la forza del loro talento, scelgono di essere testimoni e promotori di consapevolezza».

Donatella Gimigliano e Rolando Ravello

Il progetto nasce dal vissuto profondo di Donatella Gimigliano che ha affrontato in prima persona l’esperienza del tumore al seno: «È proprio da quel momento di fragilità, paura e rinascita che ha preso forma l’idea di unire le voci di tante donne che, come me, hanno attraversato il dolore per trasformarlo in consapevolezza, forza e bellezza condivisa. Nel periodo della malattia ho compreso quanto sia fondamentale non sentirsi sole».
La sua esperienza personale l’ha portata, quindi, a riflettere sul potere della testimonianza e sull’importanza dell’arte come linguaggio universale di cura. «L’obiettivo fondamentale – evidenzia Gimigliano – oggi per me è quello di unire due grandi battaglie femminili, cancro al seno e violenza di genere, sono i due big killer delle donne, e da questa intuizione è nato un progetto che mette in relazione due battaglie che lasciano segni e cicatrici indelebili. Due esperienze che, pur diverse, condividono molto: il corpo violato, la ferita affettiva, la sofferenza psicologica, il bisogno di protezione, il desiderio di riscatto. Sono capo autore del progetto e le storie le scrivo io con le donne cercando di rimanere fedele al loro racconto. Escono fuori lezioni di vita talmente belle e autentiche che sarebbe un errore spettacolarizzarle. Una donna ci ha insegnato che incontrando la morte del tumore ha riscoperto la vita. Non c’è bisogno di un dettato autoriale su queste narrazioni».
I dati ufficiali ci dicono che ogni giorno migliaia di donne in Italia e nel mondo affrontano questi due nemici letali. Il tumore al seno è il cancro più diffuso e prima causa di morte oncologica tra le donne. Nel 2024 oltre 55.000 donne hanno ricevuto questa diagnosi, più di 11.000 hanno meno di 40 anni.

Benedetta Rinaldi e Alessandra Viero

«È una diagnosi – evidenzia la giornalista – che cambia la vita, il corpo, i sogni, ma anche una battaglia che, con prevenzione e cure, può essere vinta. La diagnosi precoce può fare la differenza».

Carolyn Smith e Stefano Coletta

«Ma c’è un altro mostro altrettanto devastante – ricorda Donatella – ed è la violenza di genere. Oltre cento donne in Italia ogni anno vengono uccise da uomini, quasi sempre quelli che sostengono di amarle. Una vera e propria strage.

Loredana Cannata, Sarah Maestri ed Eleonora Pieroni

In Italia sono 7 milioni le donne vittime di violenza, 746mila hanno subito un tentativo di stupro, 1 donna su 3 è stata vittima di qualche tipo di abuso. Solo nel 2024 nel nostro Paese 114 donne sono state uccise, 100 di loro in ambito familiare o affettivo. Una ogni 3 giorni. E per ogni donna uccisa, ce ne sono decine che subiscono in silenzio: abusi, minacce, botte, paura».

Antonio Centomani

Due facce della stessa medaglia, il corpo delle donne come campo di battaglia. Una violenza nel corpo e nella psiche. «Entrambe – osserva Donatella Gimigliano – tolgono libertà, dignità, vita. La nostra è la volontà di creare consapevolezza e dare voce alle donne.

Barbara De Rossi e Carolyn Smith

La voce di queste donne per creare consapevolezza. Volti che non si nascondono più, ma che diventano testimoni. Occhi che non chiedono pietà, ma attenzione. Storie che si intrecciano e, insieme, creano una narrazione collettiva fatta di dignità, dolore e luce, e soprattutto di guarigione, sorellanza e consapevolezza».
«Da una ferita personale – sottolinea con orgoglio Donatella Gimigliano – è nata un’opera corale che è Women for Women Against Violence è oggi un simbolo di speranza, un progetto che ha saputo trasformare una condizione privata in una missione pubblica costruendo ponti tra donne, generazioni e contesti sociali. Perché ogni donna abbia il diritto di curarsi, di vivere, di essere libera, e al sicuro».
La consegna dei Camomilla Cinema & Music Awards, premio firmato dal maestro orafo Michele Affidato, è stata il cuore del gala.
Il Music Award, sotto la direzione artistica di Gianni Testa, ha visto protagonisti due giovani artisti impegnati nel sociale: Joia B., premiata da Francesco Schittulli (presidente Lilt) e Giovanni Segreti Bruno, vincitore del Festival Amnesty International con Notre Drame, premiato da Federico Zurzolo (direttore RaiNews24).

Donatella Gimigliano, con Nicolò Maja e suoi nonni Giulio e Ines

Il Cinema Award ha reso omaggio a due figure di riferimento: Barbara De Rossi, presidente onoraria di Salvamamme, affiancata da Grazia Passeri, presidente dell’associazione, premiata da Martina Semenzato (presidente Commissione d’inchiesta sul Femminicidio) e Rolando Ravello, regista del docufilm “Il tempo dell’attesa” (Medusa – Policlinico Gemelli), che ha ricevuto il riconoscimento da Svetlana Celli (presidente dell’Assemblea Capitolina).

Emma D’Aquino e Adriana Pannitteri

Consegnati anche due Premi Speciali, Camomilla Award di Cioccolata creati dal maestro cioccolatiere Lorenzo La Civita, che hanno celebrato la resilienza di Antonietta Tuccillo, una donna che ha trasformato la sua battaglia contro il tumore ovarico in arte crochet, e il coraggio di Carolyn Smith che ha tramutato la propria esperienza personale con il tumore al seno in un messaggio di forza e speranza, incoraggiando milioni di donne a non arrendersi e a credere nella cura e nella vita.
Una festa corale, uno spettacolo televisivo avvolgente e coinvolgente, dove il racconto della vita e della morte di una donna si fondono insieme e diventano atomo del mondo moderno.

Filomena Lamberti e Carolyn Smith

Dalle note ironiche de “I Gemelli di Guidonia”, capaci con la loro ironia e la loro straordinaria armonia vocale di trasformare il palcoscenico in un’esplosione di leggerezza intelligente, al finale emozionante di Antonio Maggio che ha regalato al pubblico un finale intenso con “La faccia e il cuore”, scritta con Ermal Meta e cantata con Gessica Notaro, ogni momento di questo bellissimo galà è stato un tassello di un mosaico fatto di arte e di consapevolezza.

Georgia Manci e Antonio Mezzancella

Infine la Mostra fotografica che è memoria, impegno e bellezza e che celebra il decennale di Women for Women Against Violence: 21 immagini che non si limitano a raccontare, ma accarezzano, scuotono, parlano direttamente al cuore.

Svetlana Celli e Andrè De La Roche

«Questa mostra, attraverso fotografie potenti e testimonianze toccanti – spiega Donatella – vuole raccontare il coraggio di tante donne, il loro percorso di resilienza, consapevolezza e rinascita. Donne che hanno deciso di non restare invisibili e di trasformare il dolore in parola, la paura in forza, la solitudine in un abbraccio collettivo. In questi anni, Women for Women ha raccolto le loro voci, le ha custodite e celebrate. Oggi la fotografia le ha rese visibili fermando l’attimo e rendendolo eterno. Ogni scatto in questa mostra è molto più di una foto: è un respiro trattenuto, un gesto di dignità, una testimonianza che rompe il silenzio». (giornalistitalia.it)

Pino Nano

 

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