Giornata storica per il sindacato dei “liberi giornalisti Rai” che ha firmato prima di Usigrai

Unirai Figec Cisal e Rai: accordo per 127 assunzioni

Pierluigi Roesler Franz, Carlo Parisi, Francesco Palese, Elisabetta Abbate, Virginia Lozito, Sara Verta, Antonella Gurrieri, Gian Vito Cafaro e Stefano Fumagalli con lo storico accordo firmato con la Rai per l’assunzione di 127 giornalisti

ROMA – Firmato oggi, negli uffici di via Col di Lana 8 a Roma, l’accordo sindacale per l’avvio di una selezione interna di 127 giornalisti da destinare alle redazioni regionali e ai programmi. L’accordo, firmato prima da Unirai Figec Cisal e successivamente da Usigrai, prevede 120 assunzioni nel prossimo anno e mezzo, utili per colmare i vuoti d’organico nelle Tgr causati da pensionamenti e prepensionamenti.

Felice Ventura

Le assunzioni serviranno anche a soddisfare le richieste di mobilità interna e a coprire le carenze di personale nelle testate nazionali. Prevista anche una quota di 7 assunzioni da destinare a chi vorrà essere stabilizzato nei programmi dove opera.
Potranno partecipare alla selezione i giornalisti professionisti sia dipendenti, attualmente impegnati con contratti diversi da quello giornalistico, sia collaboratori esterni.
La Rai si impegna, inoltre, ad avviare nel 2026 una selezione pubblica per coprire le carenze di organico previste nel 2027.
A sottoscrivere l’accordo sono stati per la Rai il direttore Risorse Umane e Organizzazione, Felice Ventura, e le dirigenti degli uffici Relazioni Industriali e Risorse Umane e Organizzazione Francesca Sorice, Francesca Pettinelli e Antonella Palmerini.

A sinistra: Carlo Parisi e Pierluigi Franz; a destra Francesco Palese

Per Unirai Figec Cisal: il segretario Francesco Palese, i vicesegretari Stefano Fumagalli ed Elisabetta Abbate, il tesoriere Sara Verta, i consiglieri Sergio De Nicola, Gian Vito Cafaro, Virginia Lozito, Antonella Gurrieri e Carlo Parisi (segretario generale della Figec Cisal) e Pierluigi Roesler Franz (componente della Giunta esecutiva Figec Cisal).

Elisabetta Abbate, Sara Verta e Virginia Lozito

«In un momento difficile per il settore – afferma Francesco Palese, segretario di Unirai – queste assunzioni rappresentano un risultato fondamentale, frutto dell’impegno di tutti, a partire dal direttivo di Unirai Figec Cisal. È un primo passo concreto per riconoscere il contratto giornalistico a chi ne ha diritto.

Gian Vito Cafaro, Antonella Gurrieri e Stefano Fumagalli

Un segnale importante contro il precariato, che allo stesso tempo consente alle redazioni regionali di lavorare a pieno regime, in linea con il contratto di servizio e il piano editoriale. Inoltre, l’accordo apre la strada a nuovi trasferimenti, rafforzando le testate nazionali con nuove energie. Da ex precario – aggiunge Palese – ci tengo a evidenziare il valore umano di questo accordo. So bene cosa significa lavorare per anni nell’incertezza, senza diritti, vivendo alla giornata. Questa è una conquista di dignità per chi ha dato tutto, spesso invisibile, ma sempre presente. Oggi cominciamo a restituire a tanti colleghi quello che meritano: stabilità, riconoscimento, futuro. È solo il punto di inizio».
Grande soddisfazione per la sottoscrizione dello storico accordo viene espressa anche dal segretario della Figec Cisal, Carlo Parisi, che plaude al «prezioso lavoro svolto dal Direttivo di Unirai Figec Cisal, guidato dal segretario Francesco Palese», evidenziando «il valore di un risultato che, finalmente, riconosce la professionalità di numerosi colleghi che da anni tengono alta la bandiera del Servizio Pubblico».
Dal canto suo la Rai, evidenzia che gli accordi siglati tra Rai-Unirai Figec Cisal e Rai-Usigrai, che prevedono, previa selezione, l’assunzione di 127 giornalisti professionisti ora diversamente contrattualizzati «è la dimostrazione del concreto impegno aziendale volto a valorizzare il lavoro delle risorse interne e di una attenzione ai lavoratori precari, insieme a quella rivolta alle Redazioni giornalistiche, per colmarne i vuoti d’organico e continuare a garantire la migliore qualità dell’informazione sia nazionale che sul territorio».
La Rai spiega che l’ipotesi di accordo – che dovrà essere approvata dagli organi aziendali – prevede, in particolare che «60 assunzioni avverranno entro il 31 dicembre 2025 e altre 67 entro il 31 dicembre 2026.

Felice Ventura e Francesca Sorice

Sempre in considerazione delle esigenze d’organico, inoltre, l’Azienda si impegna, ad avviare nel corso del 2026 iniziative di selezione pubblica geolocalizzate per le carenze che si determineranno a seguito delle uscite nel 2027 dalla Tgr, nonché per l’ipotesi in cui la consistenza numerica della graduatoria degli idonei della selezione interna non sia sufficiente a coprire le carenze delle redazioni regionali 2025-2026. L’iniziativa non preclude future diverse iniziative di stabilizzazione nell’ambito delle compatibilità economiche-finanziarie e delle esigenze di organico dell’Azienda».

Federica Frangi

Soddisfazione per la firma dell’accordo sindacale tra Rai, Unirai Figec Cisal e Usigrai viene espressa anche dalla giornalista Federica Frangi, consigliere di amministrazione della Rai. «Si tratta di un risultato importante – afferma Frangi – che risponde a un’esigenza concreta delle redazioni, dei territori e di tanti giornalisti professionisti che da anni operano in azienda, ma senza il giusto contratto. Questo è il modo in cui un’azienda pubblica come la Rai deve lavorare: con trasparenza, responsabilità sociale e valorizzazione del merito».
Frangi sottolinea «il lavoro svolto in piena sinergia con il consigliere Roberto Natale, con cui ha condiviso l’impegno per arrivare a una soluzione in grado di rispondere tanto alle esigenze dell’azienda quanto a quelle dei lavoratori. In attesa di leggere nel dettaglio l’accordo siglato – continua Federica Frangi – dico che siamo di fronte a un passo concreto contro il precariato e in favore del rafforzamento delle redazioni regionali. Oggi diamo un segnale forte e questo è solo l’inizio di un percorso che deve continuare nel segno dell’inclusione, della trasparenza e del rispetto dei diritti». (giornalistitalia.it)

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