“Raffinati tentativi di un sistema politico-affaristico per condizionare la libertà di stampa”

Unci Siracusa: Massimo Ciccarello fiduciario

Prospero Dente, Massimo Ciccarello e Giuseppe Lo Bianco

SIRACUSA – L’assemblea della sezione Unci di Siracusa, riunitasi ieri nella sala Cisl, ha eletto per acclamazione Massimo Ciccarello come nuovo fiduciario. Succede al dimissionario Francesco Nania, che ha diretto per otto anni i cronisti siracusani. Ai lavori hanno preso parte il presidente del Gruppo siciliano, Giuseppe Lo Bianco, e il segretario provinciale dell’Assostampa, Prospero Dente. Il congresso sezionale è stato occasione per fare il punto su una categoria che si trova sempre più isolata a fronteggiare le minacce al diritto di cronaca.
Lo Bianco ha sottolineato «l’importante lavoro di sensibilizzazione svolto dal suo predecessore, Leone Zingales, promotore di iniziative in ricordo dei giornalisti uccisi da mafia e terrorismo che hanno contribuito a tenere alta l’attenzione anche su altri temi».

Massimo Ciccarello

Nania e Ciccarello hanno ricordato «l’impegno puntuale e costante dell’Unci Sicilia nelle vicende del Siracusano, che negli ultimi anni ha visto diversi colleghi esposti ai raffinati tentativi di un sistema politico-affaristico diretti a condizionare la libertà di stampa».
Oltre a fare il punto sulle iniziative di contrasto alle intimidazioni contro i giornalisti scomodi, messe in campo dalla segreteria provinciale Assostampa e sostenute dal Gruppo cronisti di Siracusa, il dibattito ha pure affrontato la tematica dei rapporti fra enti pubblici, uffici stampa e diritto di cronaca.
«Il proliferare di comunicati firmati da giornalisti che smentiscono ufficialmente notizie poi risultate vere, pone il sindacato unico e i suoi gruppi di specializzazione – afferma l’ungi Siracusa – di fronte a una sfida vitale per salvaguardare la credibilità della professione, in qualunque ruolo sia essa esercitata».
La sezione Unci ha, inoltre, assicurato «piena collaborazione alla segreteria dell’Assostampa per iniziative provinciali in favore degli organici redazionali nei quotidiani dell’Isola, il cui drastico ridimensionamento impoverirebbe pericolosamente pluralità e qualità dell’informazione». (giornalistitalia.it)

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