Ok del Consiglio regionale al ddl che prevede un nuovo contratto per i giornalisti assunti

Uffici Stampa pubblici: novità in Valle d’Aosta

La sede della Regione autonoma Valle d’Aosta

AOSTA – Un nuovo contratto e una nuova organizzazione per i giornalisti assunti negli uffici stampa pubblici della Valle d’Aosta. È quanto prevede il disegno di legge approvato oggi dal Consiglio regionale con 19 voti a favore (UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e 14 astenuti (Lega VdA, Pour l’Autonomie).
Il provvedimento si è reso necessario per adeguare la normativa regionale a seguito dell’intervento della Corte costituzionale sull’illegittimità dell’applicazione del contratto nazionale di lavoro dei giornalisti agli enti pubblici. Prevede che l’ufficio stampa sia diretto da un Capo, coadiuvato da un Vice – entrambi in possesso di laurea e iscritti negli elenchi dei professionisti e dei pubblicisti dell’albo nazionale dei giornalisti – e composto da addetti alle attività giornalistiche e di informazione (in possesso di laurea) o da collaboratori addetti stampa (in possesso di diploma di scuola superiore), iscritti negli elenchi dei professionisti e dei pubblicisti dell’albo nazionale dei giornalisti.
In aula sono stati depositati 15 emendamenti dal Presidente della Regione (tutti accolti) e 3 dai gruppi Lega VdA e Pour l’Autonomie (di cui 1 respinto e gli altri ritirati).
«Come è stato per la legge regionale in materia di avvocatura – ha spiegato il relatore e presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (Pcp) – si tratta di armonizzare la nostra legge con quanto previsto da norme nazionali in tema di disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni, anche per prevenire possibili contenziosi».
I gruppi Lega e Pour l’Autonomie hanno proposto con un emendamento, poi respinto, la costituzione di un’Agenzia regionale di stampa e informazione, incardinata in seno all’Amministrazione regionale: «Un modello innovativo – ha spiegato il consigliere Stefano Aggravi (Lega Vda) – per gestire l’informazione istituzionale, oltre che di rilevanza pubblica e sociale».
Secondo Aggravi «l’istituzione dell’Agenzia costituirebbe un primo passo per una sinergia futura in vista della creazione dell’ente unico di promozione al fine di integrare la comunicazione turistica con quella istituzionale». (ansa)

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