Al tempio storico della radio, in via Asiago a Roma, stasera la grande festa di Radio Rai

Tutto il calcio minuto per minuto: 60 anni di storia

Sandro Ciotti ed Enrico Ameri

ROMA – Cerimonia solenne per Radio Rai e per il suo direttore, Roberto Sergio, stasera, venerdì 10 gennaio, dalle 21 alle 23.30 a Roma, in Via Asiago, tempio storico della radio, per i sessant’anni di una delle trasmissioni radiofoniche più famose della storia d’Italia.

Nicolò Carosio

Era il 10 gennaio 1960, una domenica, e nel primo pomeriggio – si legge in una nota ufficiale della Rai – prese ufficialmente il via “uno dei programmi più importanti della radio italiana: Tutto il calcio minuto per minuto. Era una trasmissione nata quasi per caso, con l’idea presa in prestito dai francesi che allora, a quell’ora e di domenica, trasmettevano le partite di rugby, ma era nata soprattutto come ‘prova generale’ in vista delle prossime Olimpiadi d’agosto in programma a Roma. Tre gli incontri di calcio raccontati quella prima domenica in diretta, e solo per i secondi tempi, ma bastarono da soli a cambiare la storia della radio e il modo di vivere il calcio da parte di milioni di italiani”.

Roberto Sergio

60 anni ancora meravigliosamente ben portati.  Stiamo parlando di “Tutto il calcio, minuto per minuto”, un format radiofonico che ha fatto epoca e che è diventato ormai pietra miliare della storia della radio italiana. Per la grande festa di compleanno che Roberto Sergio, instancabile direttore di Radio Rai, ha fortemente voluto si facesse oggi, venerdì 10 gennaio in Via Asiago, arriveranno a Roma i “protagonisti di allora”, ma verranno soprattutto ricordati anche “i tantissimi cronisti di allora e che ormai non ci sono più”.
Con Filippo Corsini al microfono, affiancato da Savino Zaba e da Ludovica Mantovani, presidente del Consiglio Direttivo della Divisione Calcio Femminile della Figc, Radio-Rai ripercorrerà la storia del programma, e lo farà attraverso le voci storiche dei conduttori e dei radiocronisti più celebri di allora.

Roberto Bortoluzzi

Interverranno in studio i protagonisti che sono ancora vivi, gli stessi addetti ai lavori, decine di calciatori, allenatori e dirigenti del calcio italiano perché la trasmissione ha fatto fortuna grazie anche a loro,  e infine anche tanta musica, alternando le storie di calcio con le voci più importanti del panorama musicale italiano. Non c’è che dire, Roberto Sergio questa volta ha fatto le cose davvero in grande.
60 anni compiuti, dunque, per la più famosa trasmissione radiofonica della storia della Rai. Perché non ricordarlo e non dirlo a chiare lettere? “Da quel giorno – ricorda il management di Radio Rai – la radiolina, il vecchio e indimenticabile transistor, divenne l’amico inseparabile delle domeniche italiane: al mare, in montagna e anche al cinema non si rinunciava alla radiolina incollata all’orecchio per sapere quale fosse l’andamento delle partite di calcio del campionato italiano. E “Tutto il calcio minuto per minuto” è stata una sorta di colonna sonora, come il juke box, in quell’Italia del boom”.

Alfredo Provenzali

Da quel giorno sono passati esattamente 60 anni, è arrivata la televisione, poi Internet e i cellulari, ma “Tutto il calcio, minuto per minuto” è ancora lì ben cristallizzato nella mente e nel cuore di tanti di noi, e oltre ad essere la trasmissione più longeva della Rai resta ancora l’appuntamento fisso della domenica: uguale e diverso ogni settimana, capace di appassionare i tifosi da nord a sud.  Storica e indimenticabile “prima voce” del programma Enrico Ameri e i suoi “ingressi in diretta” “Scusa Ameri, sono Ciotti”, altra voce inconfondibile della domenica calcistica degli italiani. Poi ancora Roberto Bortoluzzi che “dallo studio centrale” smistava “il traffico” e aggiornava sui risultati, sostituito anni dopo da Alfredo Provenzali.

Emanuele Giacoia

“Tutto il calcio minuto per minuto – ricorda oggi uno dei protagonisti di allora, Emanuele Giacoia, 92 anni appena compiuti, e che a Via Asiago sarà in prima fila alla festa dei suoi vecchi amici – ha resistito ai cambiamenti e ha accompagnato l’evoluzione della storia sportiva e sociale d’Italia. Nonostante la mia età ho deciso di essere a Roma con tutti gli altri, ma solo per dire a tutti “arrivederci al prossimo anno”.
Tutto il calcio minuto per minuto”, è quindi la trasmissione che in tutti questi anni ha coinvolto emozionato trascinato e commosso decine e decine di generazioni diverse, e che nei momenti di massimo fulgore – ricordano gli storici di queste cose – arrivava a registrare persino 25 milioni di radioascoltatori, cifre da record, mai più ripetute da nessun altro format sportivo.

Guglielmo Moretti, ideatore del programma, con i colleghi della redazione

A ideare il format fu nel 1959 un giovanissimo cronista che allora rispondeva al nome di Guglielmo Moretti, e che aveva provato ad imitare una trasmissione radiofonica tutta francese, “Sports et Musique” e nel corso della quale cronisti e inviati speciali commentavano in diretta dai campi di gioco le partite del campionato locale di rugby.

Sergio Zavoli

Le trasmissioni iniziarono in via sperimentale nel 1959, ma il debutto ufficiale avvenne proprio il 10 gennaio 1960, era una domenica pomeriggio. I meno giovani ricordano che “Il varo del programma nacque in realtà come pura sperimentazione per la trasmissione multipla a microfono aperto, di diversi eventi in contemporanea, in preparazione anche dei Giochi della XVII Olimpiade di Roma del 1960, evento globale trasmesso televisivamente e radiofonicamente dalla Rai”.
Una vera e propria sfida professionale, che insieme a Guglielmo Moretti vide protagonisti diretti anche il grandissimo Sergio Zavoli, che allora era Capo della redazione radiocronache della Rai, e l’indimenticabile Roberto Bortoluzzi, che ne fu il primo conduttore.

Filippo Corsini

Da allora sono trascorsi e volati via 60 anni pieni, ma per milioni di italiani, ancora, è come se il tempo si fosse fermato a quella prima puntata di allora, esattamente 60 anni fa.
60 anni dopo, in Via Asiago, l’attuale “principe” della trasmissione Filippo Corsini, insieme al direttore della Radio Roberto Sergio, dalle 21 alle 23.30, racconteranno a loro modo, e con grande solennità, i fasti e i successi di questa famosissima trasmissione radiofonica.
Ci saranno tutti i ragazzi di allora, cronisti e non, operatori di ripresa e tecnici del suono, registi e autori, cronisti di prima nomina e dirigenti già navigati, il meno giovane vi dicevo sarà Emanuele Giacoia, che all’età di 92 anni ha deciso di non mancare per “ritrovare – dice –insieme ai vecchi superstiti del programma i ricordi e le emozioni più belle della mia vita”.

Mario Giobbe

E non solo lui, e non solo loro, che a “Tutto il calcio minuto per minuto” erano diventati ormai una squadra collaudatissima e ben rodata, ma insieme a loro anche tanti altri cronisti sportivi di quegli anni, anche loro di grande prestigio professionale, che lavoravano in tanti altri programmi diversi di mamma Rai. Un nome per tutti, ci viene in mente quello di Mario Giobbe e la sua “Domenica sport”, su Radio 2, era lo spazio che nei fatti anticipava e seguiva “Tutto il calcio minuto per minuto”. Mario Giobbe condusse quel programma dal 1972 al 1987 e il suo motto –racconta Riccardo Cucchi, amico e allievo di Giobbe – era: “Più breve sei, più bravo sei”.
Ma la forza della radio, da che la radio è nata, è sempre stata proprio questa grande capacità di sintesi e di velocità del linguaggio. Bene, stasera a Via Asiago, il “vecchio” Emanuele Giacoia li rappresenterà idealmente tutti i radiocronisti sportivi italiani.

Riccardo Cucchi

C’è un elenco ufficiale dei cronisti “storici” di “Tutto il calcio minuto per minuto”, che ognuno di voi potrà trovare su Wikipedia e che in Rai nessuno ha mai contestato, ma neanche alterato o corretto, quindi da ritenere assolutamente attendibile, almeno per la prima fase del programma, parliamo dei primi quindici-venti anni di messa in onda, e che noi oggi riproponiamo qui di seguito proprio perché anche noi vogliamo rendere tutti gli onori possibili alla festa di compleanno di “Tutto il calcio minuto per minuto”.
Eccoli gli uomini d’oro del più seguito e più famoso programma radiofonico di tutti i tempi in Italia: Nicolò Carosio, voce storica del calcio prima in radio, poi in tv, è stato il primo ad intervenire da un campo nel corso di “Tutto il calcio minuto per minuto”: era l’inviato a Milano per Milan-Juventus, campo principale del primo numero della trasmissione;

Emanuele Dotto

Alfredo Provenzali,dal 1966 al 2012; oltre ad essere stato il conduttore e a tenere i collegamenti, seguiva anche le partite di pallanuoto, il nuoto ed il ciclismo; Enrico Ameri, prima voce dal 1960 fino al 1991; Sandro Ciotti, dal 1960 al 1996; seguiva principalmente Roma e Lazio negli anni sessanta, poi divenne seconda voce, infine prima voce dopo il ritiro di Ameri; Riccardo Cucchi, dal 1982 al 2017, ha iniziato seguendo negli anni Ottanta il Campobasso, poi prima voce dal 1995 al 2017 nonché caporedattore dello sport al Giornale Radio Rai; il 12 febbraio 2017 commenta l’ultima partita da San Siro, Inter-Empoli; Emanuele Dotto, voce storica di Genova, voce del ciclismo e in passato di vari altri sport, inviato e conduttore di Sabato Sport; dal 2016, è tra il cast fisso di “Quelli che il calcio” nel ruolo di commentatore tecnico. In pensione dal 2019;

Claudio Ferretti

Claudio Ferretti, dal 1968 terza voce in scaletta, fino al suo passaggio in tv nel 1988; Adone Carapezzi, solo negli anni Sessanta, trasmetteva da Milano seguendo sia il Milan che l’Inter – radiocronista anche di ciclismo; Ezio Luzzi, storica voce della Serie B dal 1962 fino al 2000, torna al microfono il sabato pomeriggio per il punto sul “campionato cadetto” nella stagione 2011-2012; Carlo Verna, voce storica del Napoli dal 1989, segue anche il nuoto nazionale e internazionale, Olimpiadi comprese; Piero Pasini, seguiva principalmente il Bologna e le altre squadre emiliano-romagnole; deceduto nel 1981 dopo il gol di Eraldo Pecci in Bologna-Fiorentina; Enzo Foglianese, dal 1970 fino al 23 dicembre 1995; Gianfranco Pancani, commentava la Fiorentina, il Pisa e le altre squadre toscane negli anni Sessanta e Settanta;

Ezio Luzzi

Massimo Valentini, solo negli anni sessanta; anche storico volto televisivo ed anchorman del Tg1; Beppe Viola, voce fissa negli anni Sessanta e Settanta; anche scrittore e storico inviato della Domenica Sportiva; Andrea Boscione, trasmetteva principalmente da Torino; Nico Sapio, trasmetteva da Genova; morì il 28 gennaio 1966 in un incidente aereo; Italo Moretti, trasmetteva da Roma, poi divenne direttore del Tg3; Luca Liguori, trasmetteva saltuariamente da Roma; Italo Gagliano, trasmetteva da Roma, poi passò al Tg2; Mario Gismondi, trasmetteva da Bari e Foggia fino al 1970, poi direttore del Corriere dello Sport; Marcello Giannini, trasmetteva da Firenze; Everardo Dalla Noce trasmetteva da Ferrara e da Milano fino a metà anni Ottanta;

Beppe Viola

Emanuele Giacoia, negli anni Settanta e Ottanta commentava il Napoli, poi il Catanzaro e in alternanza l’Avellino, il Napoli e la Roma; Nino Vascon, trasmetteva da Venezia; Arnaldo Verri, trasmetteva da Milano; Nuccio Puleo, trasmetteva da Catania, poi passò al Tg2; Cesare Viazzi, trasmetteva da Genova e divenne direttore della sede regionale Rai della Liguria; Mario Guerrini, trasmetteva da Cagliari e poi da Milano; Carlo Nesti, voce di Torino negli anni Ottanta, poi passato stabilmente in tv; Cesare Castellotti, anche volto storico di 90º Minuto da Torino; Livio Forma, voce storica dal 1980 per le partite più importanti di campionato e coppe, terzo in scaletta tra gli anni Novanta e 2000. Ultima radiocronaca nel 2012;

Italo Moretti

Tonino Raffa, voce storica dal 1982, soprattutto dai campi di Reggio Calabria e Messina, in seguito alla redazione centrale fino al 2012; Bruno Gentili, seconda voce dagli anni Novanta fino al 2007, poi diventato per un periodo telecronista Rai per le partite della Nazionale; Andrea Coco, voce storica della Sardegna dai primi anni Ottanta, oltre che di discipline olimpiche come scherma e nuoto; in pensione dal 2013; Giulio Delfino, tra le principali voci del campionato di calcio di Serie A e cronista della Formula 1. L’ultima sua radiocronaca calcistica è stata Porto-Roma di Champions League del 7 marzo 2019; Roberto Gueli, voce del Palermo fino al 2016, rientra nel 2018 in forza alla redazione centrale.

Carlo Verna

Dal 2019 diventa il nuovo vice-direttore della Tgr della Rai; Antonello Orlando, tra le voci principali dai primi anni Novanta, la sua ultima è stata Cesena-Milan dell’11 settembre 2010, ora a Rai Sport; Enzo Delvecchio, storica voce della Puglia dal 1990; ha raccontato anche Olimpiadi, Europei e Mondiali di calcio. La sua ultima radiocronaca è stata Lecce-Sassuolo del 3 novembre 2019. Poi c’è la seconda generazione, brava quanto la prima, e della quale presto torneremo ad occuparci,  (giornalistitalia.it)

 

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