Ibrahim Abdul Qader e Fares Hamadi documentavano le violenze dello Stato islamico

Turchia: decapitati 2 giornalisti anti–Isis

I giornalisti e attivisti Ibrahim Abdul Qader (a destra) e Fares Hamadi

I giornalisti e attivisti Ibrahim Abdul Qader (a destra) e Fares Hamadi

ANKARA (Turchia) – Orrore in Turchia: due giornalisti siriani sono stati trovati morti nella provincia sudorientale turca di Sanliurfa. A riferirlo, per primo, il quotidiano turco “Hurriyet”. Secondo quanto si apprende dai media turchi, i due erano attivisti anti Stato islamico e sarebbero stati decapitati.
Le forze di polizia turche hanno avviato le indagini per capire la dinamica dei fatti ed hanno già fermato 7 cittadini siriani sospettati di essere coinvolti nel duplice omicidio. I due corpi ritrovati decapitati appartenevano all’attivista e giornalista anti Stato islamico (Is) Ibrahim Abdul Qader, 20 anni, e ad un suo amico, Fares Hamadi.
I due reporter erano già stati in precedenza minacciati dai jihadisti per le notizie pubblicate sui social media e sul giornale “El Vatan”, che avevano fondato a Sanliurfa.
A denunciare l’orribile assassinio è stato, tra i primi, Abu Mohammed, fondatore del gruppo noto con il nome “A Raqqa c’è una strage silenziosa”, che documenta gli abusi nelle aree sotto il controllo dell’Is in Siria. Lo stesso Mohammed ha accusato l’organizzazione estremista di essere responsabile del duplice omicidio.
In passato diversi attivisti del gruppo sono stati uccisi in Siria, ma questa è la prima volta che vengono assassinati fuori dal territorio siriano. Sanliurfa si trova a 55 chilometri a nord di al Raqqa ed è posta nei pressi del confine tra Siria e Turchia. (giornalistitalia.it)

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