Caduta dallo scooter noleggiato da un coetaneo che ha perso il controllo del mezzo

Tragica morte della giornalista Nina Kapur

Nina Kapur

NEW YORK (Usa) – Tragica morte della giornalista Nina Kapur, 26 anni, caduta da uno scooter elettrico della Revel noleggiato con un’app nel distretto di Brooklyn a New York. La giornalista della CBS2 affiliata alla Cnn era in sella allo scooter guidato da un coetaneo che, sulla Franklin Street di Greenpoin, ha perso il controllo del mezzo rovinando a terra con Nina. Entrambi non indossavano il casco. Trasportati in ospedale, il giovane se l’è cavata con lievi ferite, mentre la giornalista vi è giunta cadavere.
Appena qualche giorno prima della tragedia, la CBS2 ha discusso del boom di scooter a noleggio che destano preoccupazione nella popolazione. La maggior parte degli incidenti che hanno coinvolto gli scooter della Revel evidenzia, infatti, la negligenza dei  conducenti che non osservano le leggi sul traffico. A partire dall’uso del casco. CBS2 ha reso noto che, nella stessa giornata, un uomo è stato trovato privo di conoscenza accanto ad uno scooter noleggiato nel Queens ed è ricoverato in ospedale in condizioni i critiche. In numerosi casi le cause degli incidenti sono originate dalla scarsa dimestichezza con le due ruote che, contrariamente all’auto, richiede destrezza fisica oltre che prontezza di riflessi.
La Revel, a Brooklyn nel 2018, sé approdata nel Queens un anno dopo, e la scorsa primavera a Manhattan e nel Bronx. È salita alle stelle in popolarità, ma ha anche sospeso 1.000 ciclisti in un mese.

Lo scooter Revel sul quale viaggiava Nina Kapur

Proprio lo scorso giovedì, Revel ha scritto ai suoi utenti, dicendo «Hey NY, dobbiamo parlare …» perché ci sono «sempre più persone che infrangono le regole» soprattutto nell’uso del casco. La polizia ha riferito a CBS2 che soltanto quest’anno si sono registrati 25 incidenti che hanno visto coinvolti gli scooter Revel. Poiché sono classificati dal Dipartimento dei veicoli a motore di New York come “motocicli di classe B ad uso limitato”, noti anche come ciclomotori e con un limite di 30 miglia orarie, è necessaria solo una patente di guida.
Dal canto suo, Revel si difende ricordando che tutti «sono tenuti a indossare uno dei due caschi forniti con ciascun veicolo» e che, in periodo di pandemia, «ciclomotori e caschi vengono regolarmente disinfettati». (giornalistitalia.it)

Nina Kapur

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